La Madonna di Caravaggio appare a una donna del luogo, che porta il suo messaggio di salvezza di fronte alle autorità.
La devozione nasce dal momento dell’apparizione stessa e si propagherà sempre di più.
La zona di Caravaggio è, infatti, interessata da una continua lotta fra gli stati di Milano e Venezia.
Le sofferenze nell’animo di una donna
Da questo, a cascata, se ne determina che il periodo è di estreme divisioni politiche e sociali per l’intera regione. L’apparizione della Vergine avviene alle ore 17 di lunedì 26 maggio 1432, proprio all’interno di questa situazione umana e sociale. L’evento miracoloso avviene di fronte a una giovane contadina del luogo, di nome Giannetta.
Giannetta è una donna trentaduenne, tormentata dai pesanti problemi di alcolismo che affliggono il marito, Francesco, che a sua volta è un ex uomo d’armi dal carattere burrascoso che la picchia. La donna, distrutta dal loro provocato dal suo stato di vita, si è recata nelle campagne a sud-ovest del borgo di Caravaggio, nel campo di Mazzolengo a due chilometri dal centro della cittadina.
Maria ascolta il suo dolore
In quel luogo, tra le lacrime che scendono copiose sul suo viso, vede una giovane donna simile a una regina, che si è presentata come Maria. La Madonna la invita a non avere paura e le affida anche un messaggio preciso. “Mi è stato concesso di salvare i Cristiani dalle imminenti e meritate punizioni della Giustizia Divina, e di venire ad annunciare la Pace”, le dice Maria.
La Vergine chiede che gli uomini facciano ammenda per i propri peccati, dando istruzioni molto precise, come ad esempio digiunare il venerdì successivo e recarsi a pregare il sabato pomeriggio, in segno di riconoscenza per la salvezza ottenuta. Maria chiede inoltre di erigere una cappella in suo onore in quel luogo.
La Madonna le lascia un messaggio: la fonte d’acqua curativa
Giannetta subito va a portare il messaggio ricevuto dalla Madonna a tutti i suoi concittadini e alle autorità, chiedendo in ginocchio a queste ultime di siglare degli accordi di pace necessari per porre fine alle ostilità. Incontra il signore di Caravaggio, il duca di Milano e arriva fino all’imperatore bizantino Giovanni VIII Paleologo, e a questi domanda un ricongiungimento della Chiesa greca con quella di Roma.
La donna, in tutte queste visite straordinarie, porta con sé delle anfore colme dell’acqua della sorgente, tuttora attiva sotto il santuario, che si sarebbero in seguito rivelate curative. Quella stessa sorgente, che è apparsa durante l’apparizione della Vergine, lasciata da Maria proprio in segno dell’origine divina di quell’evento, in poco tempo diventa meta di numerosi pellegrinaggi, che continuano fino ad oggi da parte di tanti malati in cerca di sollievo nelle sue acque.
Preghiera alla Madonna di Caravaggio
Santa Maria del Fonte siamo inginocchiati davanti a te. Fissiamo il nostro sguardo sulla tua immagine e rievochiamo con stupore la tua apparizione. Di fronte a te è l’umile Giannetta coi segni semplici della vita contadina e del suo lavoro quotidiano. In te e in lei risplende l’umiltà. Aiuta anche noi ad apprezzare e a vivere questa splendida e fondamentale virtù
Il messaggio che consegni a Giannetta per tutti gli uomini riecheggia le eterne parole del tuo Figlio: “Convertitevi e credete al Vangelo”. A lui sta a cuore la nostra salvezza e tu te ne fai premurosa interprete richiamando a noi tutti la bellezza della vocazione cristiana.
Apri il nostro cuore ad accogliere il tuo materno invito. Risveglia in noi la fede perché possiamo diventarne testimoni e annunciatori. Suscita nella nostra coscienza l’orrore del peccato e il desiderio del perdono di Dio che lava le nostre colpe nella fonte zampillante della sua misericordia.
Dio, che incorona gli umili di vittoria, ti ha incoronato regina del cielo e della terra. Pertanto ricorriamo fiduciosi alla tua protezione.
Ti affidiamo la nostra Chiesa che si onora di averti speciale patrona; ti affidiamo le famiglie e i giovani, i malati e gli anziani di cui conosci le intime aspirazioni; ti affidiamo i sacerdoti e tutti i chiamati al ministero ordinato e alla vita consacrata perché siano esempio di santità; ti affidiamo i responsabili delle Istituzioni politiche e civili perchè rispettino e promuovano la legalità e la giustizia.
Alza su di noi, come su Giannetta, la tua mano benedicente, che susciti in noi la nostalgia del Cielo e a tutti ne indichi la strada. Amen
+ Dante Lafranconi, vescovo