L’origine di questa importante e sorprendente devozione riporta a secoli indietro quando, in seguito alla sconfitta a Pavia ricevuta dall’esercito francese di Francesco I, per mano degli spagnoli di Carlo V, le difficoltà non sono di certo terminate. Anzi, al contrario, il peggio sembrava dovesse ancora arrivare.
La Madonna di Crescentino salva un intero popolo dall’invasione, prima di manifestarsi agli occhi di una bambina a cui tutti hanno creduto.
I lanzichenecchi, infatti, militavano nel campo imperiale nonostante siano di fede luterana. In quei giorni stanno quindi brutalmente assediando il castello di Verrua Savoia. Questi, mentre sono presi dalla furia devastatrice, nella città di Crescentino, in provincia di Vicenza, si trovano dinnanzi a una statua della Madonna, particolarmente bella.
Non appena la vedono, i miliziani la prendono a colpi d’ascia con l’obiettivo di distruggerla. Tuttavia, nel momento in cui si scaglia la foga contro la statua mariana, accade un fatto sorprendente che colpisce in modo particolare i loro occhi e soprattutto il loro cuore, provocando sgomento. La lama, a contatto con la statua, finisce disintegrata in mille pezzi.
Non basta, pochi secondi dopo, la statua non c’è più. E’ letteralmente sparita sotto i loro occhi. La paura invade il loro animo. Scappano con tutte le loro forze. Poco tempo dopo, la questione di cui molti sembrano essersi dimenticati, si ripresenta all’attenzione di alcuni, prima su tutti in particolare una pastorella sordomuta.
Un’umile pastorella, infatti, sta portando il gregge verso la sorgente più vicina al pascolo in cui si trovava. Durante il tragitto, di fronte a lei appare la Vergine Maria, che le comunica un messaggio molto preciso di cui però la giovane, in un primo momento, non ha alcuna contezza. Dopo l’effetto straniante, la pastorella si reca dal suo vescovo per comunicargli quanto l’apparizione le ha effettivamente detto.
Il messaggio lasciato dalla Madonna è chiaro: la statua scomparsa all’improvviso si trova misteriosamente in quel luogo. Tutti credono alla pastorella che ha all’improvviso recuperato la voce. Così si recano a vedere nel luogo indicato ed effettivamente quelle parole corrispondono al vero. La statua miracolosa che li ha salvati dalla devastazione, con grande gioia di tutta la popolazione, si trova di nuovo di fronte a loro.
Subito l’immagine viene riportata nella sua antica cappella. La statua è stata donata in passato dal vescovo di Vercelli, Sant’Eusebio, alla nobile Placilla, che era stata esiliata nella città di Crescentino per mano del terribile imperatore Giuliano l’Apostata.
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O Maria, Vergine del Palazzo,
Tu sei presente con il cuore di madre
nella gloriosa chiesa di Eusebio.
Tu conosci le nostre pene segrete,
le fatiche della nostra fede
e ci doni tuo Figlio Gesù.
Guarda o Madre le nostre famiglie,
rinnova in esse il rispetto per la vita
come dono sacro e intangibile
dell’amore di Dio.
Suscita nei nostri giovani
una forte nostalgia di Vangelo.
Dona conforto e speranza
ai giorni lenti di chi soffre
sotto la croce della malattia
e della solitudine.
O Maria, Vergine del Palazzo,
ridesta nella chiesa un vigoroso impegno
sulla via della missione,
per annunciare Gesù,
il Signore della vita e della storia,
la vera salvezza del mondo. Amen.
MADONNA DEL PALAZZO
Prega per noi
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