L’immagine sacra di Maria la raffigura in una maniera assai insolita, lei fa voto Vanni di Iacopo mentre la Peste Nera sconvolge la popolazione del Centro Italia.
L’uomo abita con la famiglia in una casa sulla collina di Canoscio, dal latino “Canusium”, che significa “Luogo bianco”.
Quando l’uomo passa a miglior vita decide di lasciare in testamento ai suoi eredi, come promessa votiva al tempo della dura pestilenza, una somma 40 soldi da impiegare per la realizzazione del dipinto di una “Maestà” alla Vergine Maria.
Questo viene eseguito da un pittore rimasto sconosciuto, probabilmente di scuola senese, come affresco su muro.
Nella sua opera la Madonna viene ritratta mentre dorme, nel momento del suo Transito, ovvero nel momento del da questa vita terrena alla gloria del cielo. Per questa ragione viene rinominata Madonna del Transito. Ai lati sono rappresentati i dodici Apostoli e, sopra, l’Assunzione e Incoronazione della Madonna in mezzo agli angeli.
In questa opera eccellente il pittore sa esprimere il meglio di sé stesso e della sua parte, al punto di riuscire ad attirare l’attenzione e la preghiera di tante anime bisognose di fede e della presenza della Vergine. Oggi di quella pittura antica resta solamente l’immagine della Madonna dormiente.
In questa Maria giunge alla visione di Dio con un volto luminoso, delicato e bellissimo, nel suo celestiale candore. L’immagine tuttora viene venerata dal popolo col nome di “Madonna del Transito di Canoscio”.
Il volto con cui Maria è stata ritratta è così bello e delicato che per rendere onore a tale bellezza viene costruito attorno una chiesa.
Nel 1406 è così costruita la prima cappellina in cui viene accolta l’immagine di Maria, e la gente dei dintorni fin da subito si reca in quel luogo per chiedere grazie, in particolare contro l’epilessia, come poi si è continuato a fare, anche durante i secoli seguenti.
Grazie che puntualmente si verificano, ed è per questo che poco dopo tempo diventa un santuario. Sono istituite anche due feste ad onore della Madonna di Canoscio. La prima il 15 agosto, Assunzione di Maria; l’altra la Domenica in Albis, ottava di Pasqua.
O Maria, Vergine Immacolata Assunta in Cielo
che in Questo Sacro Colle hai voluto piantare il Tuo Trono di Regina e di Madre:
che ti fai venerare da questa dolcissima Immagine in estasi di amore mentre voli verso il Tuo Paradiso:
noi Ti preghiamo: Donaci il desiderio Ciel Tuo bel Cielo!
Donaci la Grazia di fare sempre il bene!
Donaci possesso perenne del Tuo e nostro Dio!
Dacci gli aiuti spirituali e temporali di cui noi,
tuoi figli abbiamo bisogno! Guarisci i malati nell’anima e nel corpo!
Ottieni l’eterno riposo alle anime dei nostri defunti!
Dona a l mondo la pace e, a tutti , la Tua materna protezione!
Amen
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