La Madonna della Guardia di Genova appare a un uomo che non viene creduto in un primo momento. Ma poi quando la Vergine Maria lo salverà miracolosamente, allora tutti si ricrederanno.
L’uomo è solito salire quotidianamente, durante la bella stagione, il pendio del Figogna, sopra il paese di Livellato.
Lì vi fa pascolare le pecore e raccoglie la legna. Si ferma soltanto quando è l’ora del pranzo e quando sua moglie gli porta da casa.
La richiesta della Madonna
Benedetto sta aspettando la moglie, ma ecco che gli si avvicina una signora bella e splendente come il sole. Questa si presenta come la Madre di Gesù. L’entusiasmo e il timore furono grandi, ma Maria dapprima lo conforta poi gli chiede di costruire una cappella sul monte.
“Sono tanto povero, e per fabbricare su questo monte alto e deserto occorreranno così tanti soldi che io dispero di riuscirci” – è la replica immediata dell’uomo. Di contro, la rassicurazione di Maria non tarda ad arrivare: “Non avere paura. Sarai molto aiutato” – dice. Così Benedetto, pieno di entusiasmo, corre a casa per raccontare alla sua famiglia l’incontro miracoloso.
La moglie però non gli crede, al contrario resta sbigottita. “Finora voi siete stato considerato da tutti un uomo semplice; d’ora in poi sarete ritenuto balordo o matto del tutto”, gli dice. Un parere che convince il marito a fermare ogni progetto sul nascere e a non raccontare a nessuno l’accaduto.
Maria guarisce l’uomo che viene allora creduto
Il giorno dopo però Benedetto sale nuovamente sull’albero di fico, ma il ramo sul quale era salito cede sotto il suo peso e si spezza, con gravi conseguenze per l’uomo, tanto che molti pensano subito al peggio. Mentre è infermo a letto, Benedetto riceve ancora la visita della Madonna che, rimproverandolo dolcemente, lo invita nuovamente a costruire la cappella.
Insieme a questa esortazione, Maria lo guarisce immediatamente da ogni infermità. E’ a quel punto che Benedetto si mette al lavoro, e percorre tutta la valle chiedendo offerte. In pochissimo tempo riesce a portare a compimento la costruzione della cappella, permettendo in pochi anni una grande diffusione del culto, che richiede una chiesa più grande, costruita un po’ più in alto.
Preghiera alla Madonna della Guardia di Genova
O Maria,
nostra dolce madre e amorosa custode,
(in questo giorno e in quest’ora
che ricorda la tua apparizione a Benedetto Pareto sulla vetta del monte Figogna,)
accogli il nostro omaggio pieno di riconoscenza e di fiducia.
Tu esaudisci sempre le preghiere dei tuoi figli,
nel modo e nel tempo voluto dalla provvidenza di Dio:
da quando sei apparsa sulla santa montagna all’umile nostro fratello,
hai fatto scendere, su quanti hanno invocato la tua intercessione,
copiosissime benedizioni.
Riconosciamo di essere indegni della tua bontà.
Proprio per questo speriamo nel tuo amore di Madre,
che non rifiuta mai il suo aiuto ai figli più deboli e peccatori
e perciò più bisognosi della misericordia di Dio,
perchè si convertano e ottengano il Suo perdano.
Implora dal tuo Divin Figlio la salute dell’anima e del corpo;
consola chi piange;
ispira concordia dov’è incomprensione,
da’ forza a chi è perseguitato, pazienza a chi è umiliato,
porta ovunque la serenità, la pace, la gioia.
Aiutaci, col tuo esempio di piena fedeltà al Signore,
a custodire in noi il preziosissimo dono della Vita Divina
che Gesù ci ha meritato con la Sua Morte e Risurrezione
e ci ha donato nel Battesimo,
che ci ha fatto membri della immensa famiglia di Dio, la Chiesa,
della quale tu sei la Madre.
Riconoscenti di tanto dono chiedi per noi al Signore:
fede senza ombre, speranza incrollabile, carità ardente.
Così , dopo aver camminato nella vita terrena con i fratelli
verso i beni che la bontà di Dio ci ha promesso,
potremo giungere all’eterna felicità in Dio:
Padre, Figlio e Spirito Santo. Amen!