Maria appare a due uomini nel bosco di castagni dove oggi sorge il Santuario. I due, che con molta probabilità sono padre e figlio, stavano, in quel momento, raccogliendo delle foglie.
La Madonna della Castagna di Bergamo si mostra a loro lasciando un segno ben tangibile della sua presenza. Tutti, dopo quel gesto, iniziano a credere.
Maria chiese loro di raccontare a tutta la popolazione dei villaggi vicini il prodigioso evento. Chiese però anche, allo stesso tempo, di riferire quanto chiedeva espressamente. Ovvero che in quel luogo isolato, a prima vista dimenticato da Dio, venisse edificata una chiesa in suo onore.
Inoltre, al fine di conferire maggiore forza e credibilità al suo messaggio, e per fare in modo che quando i due veggenti avessero raccontato l’evento fossero stati pure creduti, Maria compì un gesto tangibili e visibile da tutti.
All’improvviso, infatti, su un grande albero di castagne i frutti ancora acerbi divennero inspiegabilmente buoni e maturi.
Il giorno del prodigio fu il 28 Aprile 1510. Il bosco in cui avvenne il fatto si trovava alla periferia di Bergamo ed era di proprietà del sacerdote Giovannino Moroni. Il religioso, ovviamente, al conoscere la notizia fu totalmente pieno di gioia, e subito decise di radunare i maggiorenti di Breno, di Ossanego, di Fontana.
La sua decisione istantanea era quella di costruire una chiesa in onore della Madonna. Una volta che ottenne la piena approvazione del vescovo diocesano, e subito si diede inizio ai lavori con l’erezione di un altare e, in seguito, anche della chiesa.
Ci furono diversi racconti di questa straordinaria apparizione, e l’ultima da cui attinsero gli storici è quello trascritto dal notaio Gerolamo Ceres Oli. Il periodo della redazione fu il 1646, ai tempi della contesa fra Ossanesga e Fontana.
Ma c’è anche un altro documento più recente che attesta questa apparizione e riguarda una lettera indirizzata a Re Lodovico, risalente all’aprile 1511, esattamente un anno dopo dal verificarsi del fatto.
I documenti notarili spiegano che qui viene provata l’origine storica della chiesa di Santa Maria della Castagna. Come confermato anche da un antico affresco murale conservato in una cappella poco distante della chiesa.
In questo vedono due contadini in atto di grande riverenza. Uno è in ginocchio, l’altro è invece in piedi con le mani giunte e col rastrello ai suoi piedi. Davanti a loro, la Madonna che era appena apparsa che alza il dito verso un alto castagno. Da questo, in mezzo alle foglie, spuntano i ricci che mostrano i frutti già maturi. Mentre invece in un angolo è dipinto il Santuario della Vergine.
A te, Maria,
fonte della vita, si accosta la mia anima assetata.
A te, tesoro di misericordia, ricorre con fiducia la mia miseria.
Come sei vicina, anzi intima al Signore!
Egli abita in te e tu in lui.
Nella tua luce, posso contemplare la luce di Gesù, sole di giustizia.
Santa Madre di Dio, io confido nel tuo tenerissimo e purissimo affetto.
Sii per me mediatrice di grazia presso Gesù, nostro Salvatore.
Egli ti ha amata sopra tutte le creature,
e ti ha rivestito di gloria e di bellezza.
Vieni in aiuto a me che sono povero
e fammi attingere alla tua anfora traboccante di grazia.
Amen
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