Due giovani sposi disperati: lei durante la gravidanza sta perdendo la vista, ma ecco che la Vergine si commuove e avviene il miracolo.
Straordinaria la vicenda che accade ad Angelo e Antonina Lucia, due novelli sposi. Antonina è incinta del primo figlio, ma la gravidanza le sta dando molti problemi: la sua vista si abbassa notevolmente.
Le lacrime viste da una giovane mamma
Antonina rimane in quello stato fino alle 8.30 del mattino seguente, quando, guardando la Madonnina in gesso smaltato – il regalo di nozze, posta ai piedi del suo letto – vede di nuovo e vede piangere la Vergine. Si tratta di un quadro raffigurante il Cuore Immacolato di Maria. Il fenomeno dura dal 29 Agosto all’1 Settembre dello stesso anno, in un totale di 58 lacrimazioni.
E’ allora che il parroco, don Giuseppe Bruno, accompagna a casa dei coniugi la Commissione medica, incaricata di esaminare quelle prodigiose lacrime.
La commissione si recò in casa dei coniugi il 1º settembre. Qui viene prelevato circa un centimetro cubo del liquido che sgorga dagli occhi della Madonnina, in seguito sottoposto ad analisi microscopica. La relazione si conclude affermando che “l‘aspetto, l’alcalinità e la composizione inducono a far ritenere il liquido esaminato di analoga composizione del secreto lacrimale umano”.
Il 30 agosto dello stesso anno, un cineamatore di Siracusa, Nicola Guarino, è riuscito a filmare una lacrimazione, documentando il fenomeno in circa trecento fotogrammi.
A quel punto il Card. Ruffini, rappresentante dell’Episcopato della Sicilia, il 13 Dicembre del 1953, dichiara che quella lacrimazione fosse miracolosa.
Cosa disse, allora, la Chiesa
Di seguito, persino Papa Pio XII ha a dire: “Non senza viva commozione prendemmo conoscenza della unanime dichiarazione dell’Episcopato della Sicilia sulla realtà di quell’evento. Senza dubbio Maria è in cielo eternamente felice e non soffre né dolore, né mestizia; ma ella non vi rimane insensibile, che anzi nutre sempre amore e pietà per il misero genere umano, cui fu data per Madre, allorché dolorosa e lacrimante sostava ai piedi della Croce, ove era affisso il Figliolo. Comprenderanno gli uomini l’arcano linguaggio di quelle lacrime?”.
Sebbene il significato della lacrimazione, definita soprannaturale, rimanga del tutto avvolto nel mistero, alcune teorie, nate tempo dopo e non riconosciute ufficialmente dalla chiesa, hanno collegato l’evento di Siracusa al più noto e passato evento mariano di Fatima: nel 1917, secondo i fedeli, la Madonna chiese la consacrazione della Russia al Suo Cuore Immacolato (richiesta espressa nuovamente nel 1929).
Papa Pio XII nel 1942 consacrò il mondo intero al Cuore Immacolato di Maria, di conseguenza anche la Russia, ma la veggente di Fatima, suor Lucia, disse che la conversione, per via della modalità in cui si svolse, non era andata a buon fine. In tal senso, le lacrime della Madonna a Siracusa nel 1953, agli albori della guerra fredda, sarebbero state un altro segnale d’angoscia per un mondo sempre più in pericolo.
Le parole di Giovanni Paolo II in visita a Siracusa
Dopo che sono attestate numerose guarigioni prodigiose, si progetta la costruzione Santuario della Madonna delle Lacrime, inaugurato da Giovanni Paolo II, il 6 Novembre del 1994.
Il Pontefice così parlò in occasione della sua visita pastorale: “Le lacrime di Maria compaiono nelle apparizioni, con cui Ella, di tempo in tempo, accompagna la Chiesa nel suo cammino sulle strade del mondo […] Ella piange ancora qui, a Siracusa, alla conclusione della seconda guerra mondiale. È possibile comprendere quel pianto proprio sullo sfondo di quegli eventi tragici: l’immane ecatombe, provocata dal conflitto; lo sterminio dei figli e delle figlie di Israele; la minaccia per l’Europa proveniente dall’Est, dal comunismo dichiaratamente ateo“.
Il Santuario conserva il quadro ed alcune reliquie, insieme alla scritta: “O Vergine delle Lacrime, strappa dalla durezza del nostro cuore lacrime di pentimento – 29 agosto 1953”. Ogni anno, nella domenica precedente il 29 Agosto, si benedice del cotone, appoggiandolo all’immagine sacra.