365 giorni con Maria: 3 gennaio | Lacrime di sangue fuoriescono dai suoi occhi

Un quadro raffigurante la Madonna del Rosario piange lacrime di sangue per quarant’anni. Il fenomeno viene documentato.

Tantissime sono le conversioni che scaturiscono da quel prodigio. Nasce così la devozione cosiddetta alla “Madonna delle Lacrime di sangue”.

La Madonna del Rosario che lacrima sangue
365 giorni con Maria, 3 gennaio (photo web source)

L’evento miracoloso è una sorgente di grazie continua, dove Dio e la Madonna manifestano la loro vicinanza a chiunque chieda loro aiuto.

Un miracolo in un luogo di bestemmie

In un paesino in provincia di Reggio Calabria, a Maròpati, accade uno straordinario prodigio. In quel luogo purtroppo si bestemmia apertamente, ed una pia donna di nome Immacolata annuncia che di lì a poco sarebbe accaduto un evento miracoloso. Tale evento avrebbe poi fatto ritornare molti sulla retta via.

In effetti, dopo 26 giorni, avviene qualcosa di particolare. Dall’immagine sacra della Madonna, dai suoi occhi, sgorgano lacrime di sangue.

Dai primi giorni di gennaio, festa del Santissimo Nome di Gesù, per ripetersi diverse volte all’anno, con cadenza irregolare e continueranno, così, per quarant’anni.

L’evento miracoloso di Maròpati è una sorgente di grazie dove Dio e la Madonna manifestano la loro vicinanza. Sono fatti numerosi esami scientifici, a partire dal 25 marzo 1971, ordinati dall’esorcista Don Vincenzo Idà.

L’esito è quello di “sangue umano”. Nel novembre di quello stesso anno vengono rimossi i sigilli posti al Quadro e prelevati due campioni, per esser poi portati al “Policlinico Gemelli” di Roma per esser analizzati.

Quelle croci di sangue

Sotto l’immagine, sul muro, si sono formate delle croci di sangue. Altre macchie di sangue appaiono più volte sul tavolo sotto il quadro, o in immaginette della Madonna del Rosario e in tante strisce di cotone o fazzoletti avvicinati al Quadro.

In queste, il sangue non viene assorbito e si mantiene fresco per ore e per giorni. Gli eventi prodigioso sono però molti, alcuni addirittura alla presenza delle telecamere della Rai, il 6 novembre 1972.

La Madonna del Rosario che lacrima sangue
Il quadro della Madonna a Maropati (photo web source)

Preghiera alla Madonna del Rosario di Maròpati

O Santa ed Immacolata Vergine,

Madre del mio Dio, Regina di luce,

potentissima e piena di carità,

che siedi incoronata su di un Trono di gloria

eretto dalla pietà dei figli tuoi sulla pagana terra di Pompei.

Tu sei l’Aurora precorritrice del Sole divino

nella buia notte del male che ci avvolge.

Tu sei la Stella mattutina, bella,

risplendente, la celebre Stella di Giacobbe,

il cui fulgore, diffondendosi sulla terra,

rischiara l’universo, riscalda i cuori più gelidi,

e i morti nel peccato risuscita alla grazia.

Tu sei la Stella del mare

apparsa nella Valle di Pompei per la salvezza di tutti.

Lascia che io t’invochi con questo titolo a te sì caro

di Regina del Rosario nella Valle di Pompei.

O santa Signora, speranza dei Padri antichi,

gloria dei Profeti, luce degli Apostoli, onore dei Martiri,

corona delle Vergini, gioia dei Santi,

accoglimi sotto le ali della tua carità

e sotto l’ombra della tua protezione.

Abbi pietà di me che ho peccato.

O Vergine piena di grazia, salvami, salvami.

Illumina il mio intelletto;

ispirami pensieri affinché io canti le tue lodi

e ti saluti per tutto questo mese al tuo Rosario consacrato,

come l’Angelo Gabriele, quando ti disse:

Rallegrati, o piena di grazia, il Signore è con te.

E dica con lo stesso spirito

e con la stessa tenerezza di Elisabetta:

Tu sei benedetta fra tutte le donne.

O Madre e Regina, per quanto ami il Santuario di Pompei,

che sorge a gloria del tuo Rosario,

per quanto amore porti al divin tuo Figlio Gesù Cristo,

che ti volle partecipe dei suoi dolori sulla terra e dei suoi trionfi in cielo,

impetrami da Dio le grazie che tanto desidero per me

e per tutti i miei fratelli e sorelle associati al tuo Tempio,

se esse sono di gloria tua e di salvezza alle anime nostre… (domandare la grazia).

Salve Regina

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