La statua della Madonna della Grazie di Berceto viene rinvenuta in un boschetto di faggi, da alcuni contadini.
Probabilmente è stata abbandonata e, per questo motivo, sono in molti a contendersi il possesso dell’immagine sacra.
Ma è la stessa Vergine a fare capire in quale luogo voleva che si costruisse una cappella in suo onore.
Una sanguinosa disputa
La tradizione antica vuole che, sia i cittadini di Pontremoli che quelli di Berceto, in provincia di Parma, vogliono rivendicare il possesso della statua, tanto da portarli ad una sanguinosa contesa. La disputa termina quando un vecchio saggio propone di aggiogare insieme due buoi e, nel punto in cui sono fermati, di farvi edificare il Santuario.
I buoi si fermano a Berceto, in una zona di irti rovi: nonostante si cerca di smuoverli da lì, ogni tentativo è vano. E’ così che lì viene edificato il Santuario dedicato alla Madonna delle Grazie e, con annesso, un convento agostiniano, a segno che la Vergine ha lei scelto ed individuato il luogo dove voler dimorare.
Il voto che il paese fece verso Maria
Il 3 luglio si celebra la ricorrenza della traslazione della statua, che viene portata nella la sede estiva del Seminario di Parma, nel Santuario Vescovile di Berceto.
La ricorrenza sta a ricordare lo “scioglimento del voto” che Berceto fa nel 1630 per chiedere la fine della peste che vi è allora, e dal giorno in cui la Madonna ha deciso di proteggere la città.
Preghiera alla Madonna delle Grazie di Berceto
Ti saluto, Signora santa, regina santissima, Madre di Dio, Maria, che sempre sei Vergine, eletta dal santissimo Padre celeste e da Lui, col santissimo Figlio diletto e con lo Spirito Santo Paraclito, consacrata. Tu in cui fu ed è ogni pienezza di grazia e ogni bene.
Ti saluto, suo palazzo. Ti saluto, sua tenda. Ti saluto, sua casa. Ti saluto, suo vestimento. Ti saluto, sua ancella. Ti saluto, sua Madre. E saluto voi tutte, sante virtù, che per grazia e lume dello Spirito Santo siete infuse nei cuori dei fedeli affinché le rendiate, da infedeli, fedeli a Dio. Amen.