Quel giorno, un soldato di nome Jacopo, sta giocando a dadi presso la Porta di Borgo, a Lucca, in Toscana.
A un certo punto, perde al gioco, e ciò lo fa adirare profondamente, al punto da scagliare i dadi contro l’immagine della Vergine affrescata nell’arco della Porta dei Borghi.
L’atto dissacratorio dell’uomo contro la Madonna dei Miracoli di Lucca, avrà delle conseguenze immediate.
Furioso perché ha appena perso tutto, colpisce la Madonna proprio nel volto. Nel compiere il gesto violento e sacrilego, però, gli si spezza subito il braccio. L’uomo comincia ad avere un forte timore di finire condannato, e per questa ragione fugge a Pistoia. Di fronte allo spavento e al dolore provocato da quanto è accaduto, l’uomo non riesce a fare nulla se non a darsela a gambe.
Tuttavia, lungo il tragitto, ha modo di riflettere su quanto ha fatto, e di conseguenza anche di ravvedersi della grave offesa recata alla Vergine. Nel momento in cui realizza tutto questo, nel suo cuore si pente amaramente, e capisce che è arrivato il momento di chiedere perdono alla Vergine.
La Madonna, mossa a pietà, subito lo guarisce. L’uomo si ritrova all’improvviso, con suo grande stupore, miracolosamente risanato. Di questo fatto si conservano memorie autentiche dell’epoca. Subito dopo l’evento miracoloso, la notizia in poco tempo si sparge per tutta la comunità e molta gente comincia a recarsi di fronte all’immagine per chiedere a Maria alcune grazie per la propria vita. Grazie che, spesso, trovano risposta.
Il dipinto murale della Madonna dei Miracoli di Lucca viene eseguito nel 1536 dal soldato Francesco Cagnoli, pittore dilettante. Di fronte agli eventi prodigiosi l’emozione popolare cresce in continuazione, e un mese dopo il primo prodigio, dopo una decisione congiunta del Senato e del Vescovo, l’affresco viene staccato e solennemente trasportato nella chiesa di San Pietro Maggiore.
La chiesa è però demolita nel 1807, a seguito della disposizione data da Elisa Bonaparte Baciocchi, principessa di Lucca. L’immagine però viene salvata e trasportata in un’altra chiesa, prima di essere infine portata nel 1813 nella chiesa di San Romano. Da ultimo, però, nel giugno 1997 l’immagine, che localmente è anche nota come la “Madonna del Sasso“, venne tristemente rubata.
O Maria Santissima dei Miracoli, Tu ci vieni incontro portandoci Cristo.
Il tuo gesto è pieno di significato. Egli è il dono che l’Eterno Padre fa a ciascuno di noi.
Arriva a noi perché portato da Te, perché Figlio di Dio, si è fatto uomo nel tuo seno, ed è offerto dal tuo cuore
e dal tuo seno di Madre. Tutto questo ci commuove profondamente, e desta in noi vivissima fiducia.
Madre Santissima, fa che riceviamo, con la più grande apertura d’animo, Cristo dono di Dio che passa per le Tue mani.
Aiutaci con la forza della Tua preghiera e del Tuo esempio ad accettare il Tuo Figlio come norma della nostra condotta;
aiutaci ad affinare la sensibilità così che troviamo in Lui la fortezza nelle ore della prova, il conforto nelle ansie,
l’aiuto nelle stesse necessità naturali.
Madre Santissima dei Miracoli prega per noi, accompagnaci nel cammino della vita; resta con noi. Amen.
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