La Madonna dell’Arco perde sangue sul suo bel volto, in seguito alle bestemmie e al mancato rispetto di un giovane ragazzo.
Prende così origine, da un fatto apparentemente solo negativo, la devozione nel Santuario situato in provincia di Napoli.
Il lunedì di Pasqua si sta svolgendo una festa campestre nei pressi di un muricciolo sul quale è dipinta una soave Madonna con il Bambino Gesù.
Un giovane, dopo avere sbagliato un colpo nel mentre del gioco della palla, finisce per lanciare violentemente l’oggetto contro l’immagine della Madonnina, colpendola alla guancia sinistra, e fa tutto ciò imprecando contro Dio.
Il sangue sul volto di Maria
L’immagine però, con lo stupore dei presenti, si gonfia immediatamente e da questa ne esce molto sangue. La gente comincia subito ad accorrere verso la Sacra immagine gridando al miracolo.
La notizia giunge al conte di Sarno, Raimondo Orsini, Gran giustiziere del Regno di Napoli. Viene imbastito un processo contro il giovane bestemmiatore, che viene tristemente condannato a morte e impiccato al tiglio vicino all’edicola. La pianta, ventiquattr’ore dopo l’esecuzione, secca.
Viene custodita la prima edicola per proteggere l’immagine miracolosa. Ma i prodigi non si fermano, anzi continuano numerosi. Tanto che alla fine del 1500 San Giovanni Leonardi viene incaricato da Papa Clemente VIII in persona di occuparsi di dare una sistemazione adeguata e decorosa all’immagine miracolosa.
Il riconoscimento del miracolo
Così si comincia a costruire l’attuale e bellissimo tempio, insieme al convento che nel 1594 viene consegnato ai Padri Domenicani. La Vergine è chiamata “Madonna dell’Arco” perché l’edicola era situata nei pressi di un antico acquedotto romano.
Nel 1589, durante la festa dedicata alla Madonna dell’Arco, il lunedì di Pasqua, avviene però un secondo fatto straordinario. Una donna di Sant’Anastasia, Aurelia Del Prete, si reca sul luogo insieme al marito, Marco Cennamo. I due vogliono offrire un ex voto alla Madonna, in quanto la donna era guarita da una grave malattia agli occhi.
La stessa donna però porta con sé un porcellino. Questo, nella calca, le scappa di mano. La donna non riesce a riprenderlo, e in un accesso d’ira, bestemmia e colpisce con i piedi l’ex voto del marito, dove è raffigurata la Madonna.
La bestemmia ed il distacco dei piedi
Trascorso un anno, la donna è colpita da una grave malattia. Questo le provoca il distacco dei piedi, che ancora oggi sono racchiusi in una piccola gabbia di ferro riposta nella sala delle offerte del santuario.
Poco tempo dopo, il 28 luglio 1590, la donna muore. La vicenda accaduta alla donna diventò ben presto nota in tutta la città, estendendo la notorietà della Madonna dell’Arco ben al di fuori del Regno di Napoli. Infine, il 25 marzo 1675 la sacra immagine è stata vista risplendere e circondarsi di stelle.
A quell’ultimo evento miracoloso partecipano il viceré di Napoli, Antonio Alvarez, e il cardinale Pier Francesco Orsini, futuro Papa Benedetto XIII.
Preghiera alla Madonna dell’Arco
O Maria, accoglimi sotto il Tuo Arco potente e proteggimi.
Invocata con questo titolo da oltre cinque secoli,
Tu spieghi aperto e solenne l’affetto di Madre,
la potenza e la misericordia di Regina, verso gli afflitti.
Io pieno di fede, così t’invoco:
amami come Madre, proteggimi come Regina,
solleva i miei dolori, o Misericordiosa!