Maria appare a un uomo che ha appena perduto ciò che gli è molto caro e a prova del suo intervento materno, gli farà un dono speciale.
Non solo, un altro avvenimento a dir poco strabiliante, manifesterà il volere della Madonna.
Un pastore abruzzese sta badando al gregge nel bosco di Ruo, in provincia di Foggia. Tutto ad un tratto, le sue pecore cominciano a spostarsi in maniera disordinata, fino a perdersi. In poco tempo il gregge va smarrito.
L’uomo preoccupato, teme un forte rimprovero da parte dei suoi padroni. Così comincia a supplicare ardentemente la Madonna di aiutarlo a ritrovare le pecore. Poco dopo la Madonna appare all’uomo insieme al Bambin Gesù, indicandogli il luogo in cui si sono rifugiate.
L’uomo corre immediatamente nel luogo indicatogli e, così, ritrova tutto il suo gregge. Una volta tornato a casa, riferisce l’accaduto agli altri pastori.
Tutti insieme si recano nel luogo in cui è avvenuta l’apparizione e, lì, trovano una statua della Madonna, di cedro dorato, in grandezza naturale. Ha le stesse identiche sembianze con le quali Maria è apparsa al pastore. La prendono, la caricano su un asinello e con venerazione la portarono al Paese. L’intenzione è di collocarla in qualche chiesa di Lucoli.
Dopo alcuni giorni di viaggio, arrivano presso la Croce del Castello di Roio, davanti alla chiesetta di San Leonardo. In quel punto preciso, l’asinello che trasportava la sacra immagine, piega le gambe e non vuole più ripartire. I pastori decidono di caricare la statua sulle loro spalle con l’intenzione di portarla a Lucoli, dove la depongono nell’abbazia di S. Giovanni.
La mattina seguente, tuttavia, la statua non c’è più. Prodigiosamente, è tornata a Roio, nel punto esatto in cui si era fermato l’asinello. I pastori la ritrovano esattamente lì. Gli abitanti di Roio, stupidi e onorati di tale tesoro, decidono di edificare in onore della Madonna il grazioso artistico Santuario.
Vergine Santissima, che per la vostra immagine,
dai nostri pastori migrati in terra di Puglia,
felicemente rinvenuta e devotamente trasportata in Abruzzo,
sceglieste come dimora il luogo di predilezione il Poggio di Roio all’Aquila,
e nel grazioso tempio, eretto alla pietà dei nostri maggiori,
apriste una sorgente di doni celesti,
accogliete gli omaggi che Vi rendono i vostri figli vicini e lontani,
rinnovate con essi la provvida alleanza e consolateli con la vostra benedizione.
Amen
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