Secondo alcuni la città di Bologna, per via della sua “Madonna di San Luca”, meriterebbe di essere chiamata “Città di Maria”.
C’è una motivazione specifica per cui la città dovrebbe avere questo nome. Vediamo insieme qual è.
Il simbolo di questa tradizione è la lunga serie di portici, di quasi 4 chilometri, che portano dalla città di Bologna, al Colle della Guardia, dove si trova il Santuario della “Madonna di San Luca”.
Secondo la tradizione, l’immagine della Madonna che dal Colle protegge Bologna sarebbe stata dipinta nientemeno che dall’evangelista Luca, e in seguito portata da Costantinopoli a Bologna dal pellegrino Teocle Kmnia. Questi, sempre secondo la tradizione, l’avrebbe ricevuta in consegna dai sacerdoti di “Santa Sofia” affinché la portasse, infine, sul “monte della Guardia”.
Una volta arrivato a Roma, il pellegrino realizza che il monte si trova nei pressi di Bologna, così lo raggiunge e consegna l’effige agli Anziani della Città.
Bisognerà però aspettare il maggio 1160 affinché il Vescovo Gerardo Grassi la consegni a due pie donne, Azzolina e a Beatrice Guerzi, che vivono sul “Colle della Guardia” conducendo una vita eremitica di penitenza e preghiera. A loro, subentra nella custodia dell’immagine Angelica Bofantini. La donna si impegna per la costruzione della prima vera chiesa dedicata alla Madonna di San Luca.
Questo in considerazione del fatto che il quadro rappresentante la Vergine, nel frattempo, è divenuto oggetto di grande venerazione popolare. Al punto da fare interessare personalmente anche Papa Celestino III. La venerazione così continua indisturbata per almeno due secoli, nonostante le lotte politiche e le guerre civili a cui prendono parte tutte le principali famiglie bolognesi.
Bisogna aspettare il 1443 affinché si verifichi l’avvenimento che porta la Madonna di San Luca a diventare, in maniera definitiva, parte integrante della storia cittadina. Le cronache narrano di piogge incessanti che, nella primavera si quell’anno, si stanno riversando sui campi coltivati, e che rischiano di comprometterne pesantemente il raccolto.
La prospettiva che si sta delineando è quella di una lunga carestia, già in atto a partire dalle guerre precedenti, e che rischia in questo modo di proseguire affamando ulteriormente la popolazione. A questa ragione, gli Anziani in città decidono di portare in città l’Immagine della Madonna, su suggerimento di tale Graziolo Accarisi. Così dal Colle della Guardia si svolge una solenne processione, fino al centro cittadino.
La processione avviene il 4 luglio 1443. Quello stesso giorno, con grande giubilo di tutti i bolognesi, il sole appare splendente, fuoriuscendo dalle nubi stracolme di pioggia: il miracolo del sole. Questo fa stabilire agli anziani che la processione avrebbe avuto luogo, da lì in poi, ogni anno. In un primo momento si stabilisce come data la giornata della prima domenica di luglio, che poi viene anticipata nella festa precedente l’Ascensione.
Il prodigio del sole fa accrescere in maniera netta la devozione alla Madonna dei bolognesi. Per questo, i cittadini di Bologna cominciano a prendersi cura del Santuario. Che negli anni successivi è sempre più abbellito, fino ad essere completato dal lungo Porticato, composto da più di 600 Archi e adornato da 15 Cappelle del Santo Rosario.
Così, da allora ogni anno la Madonna di San Luca, immagine che riporta all’iconografia bizantina e russa, scende in città, dove l’attendono autorità civili e religiose insieme ai fedeli e ai cittadini.
La processione della Madonna di San Luca rappresenta cioè un vero e proprio evento cittadino, che ogni bolognese vero vive come preziosa eredità di tradizione, da tramandare ai posteri, testimoniando pubblicamente la devozione alla Vergine, che dal Colle della Guardia protegge la città.
Un rituale solenne in cui la Madonna si ferma in città per tutta la settimana, tra celebrazioni e adorazioni, che diventa un tempo di fede e di consolazione per l’intera città.
Maria, Madre nostra e di ogni persona,
stella del mattino che quando la notte è più buia
orienti i nostri passi ed annunci il sole
che nasce per noi che siamo nelle tenebre e nell’ombra di morte,
volgi a noi i tuoi occhi misericordiosi.
Maria, Fonte della nostra gioia,
guarda con il tuo amore di Madre la città degli uomini
ridotta a deserto di vita, nell’ansia e nell’angoscia.
Ci sentivamo sicuri e forti e ci scopriamo incerti e fragili
perché esposti ad un pericolo invisibile e insidioso.
Maria, salute degli infermi,
ti affidiamo coloro che, nel nostro Paese e nel mondo intero,
sono oppressi dalla malattia.
Guariscili, aiuta chi lotta tra la vita e la morte,
sostieni coloro che li assistono difendendo la vita con il loro servizio
negli ospedali e nei luoghi di cura.
Maria, consolatrice degli afflitti,
sostieni i più deboli, gli anziani soli e turbati,
che non possono essere visitati,
perché sentano la tenerezza della tua presenza
e non manchi loro la carezza che rassicura e fa sentire amati e difesi.
Ricordati di chi non è padrone di sé e sente tanta agitazione.
Guida chi vive per strada e non ha dove andare,
chi è straniero e si sente solo.
Aiuta tutti dolce Madre nostra.
Madre del buon Consiglio
tutti possiamo colpire ed essere colpiti dal male.
Insegnaci ad essere responsabili di noi stessi e del prossimo,
in una ritrovata comunione di destino,
forti nella speranza e intelligenti nella carità,
perché terminata questa prova possiamo abbracciarci
ed amarci gli uni gli altri come il tuo figlio Gesù ci ha comandato
e per primo ci ha amato.
Maria, porta del cielo,
ti supplichiamo: versa nel nostro cuore l’azzurro del tuo amore,
che ci liberi dalla paura e ci fa incontrare Gesù, nostra salvezza,
perché Lui spezza le catene del male
e con il suo amore fino alla fine ci fa sentire forti perché amati per sempre.
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