Appena si entra nella Cattedrale della città di Siena non si può non esser rapiti dalla bellezza di una cappella posta di lato rispetto all’ingresso. È la cappella della “Madonna del Voto”
Un voto per consacrarsi a Maria Santissima prima di un momento difficilissimo, e poi la grazia.
Una devozione che nasce molto indietro nel tempo e che vede i senesi legati alla Vergine Maria in maniera indelebile. Il tutto accede dopo una sanguinosa battaglia.
Appena si entra nella Cattedrale della città di Siena non si può non esser rapiti dalla bellezza di una cappella posta di lato rispetto all’ingresso. È la cappella della “Madonna del Voto” e custodisce la sacra immagine di “Maria Santissima delle Grazie Advocata Senensium”, opera del pittore Dietisalvi di Speme, detta anche “Madonna del Voto”.
La devozione nasce molti secoli fa quando, poco prima della Battaglia di Montaperti, dove Siena scendeva in campo contro la città di Firenze, i senesi decisero di consacrarsi e fare voto alla Vergine Maria, perché li proteggesse e li aiutasse nel corso della battaglia.
Era il 1260 quando le due città scesero sul campo di battaglia e i senesi ebbero la meglio sui fiorentini, portando così la città al massimo della sua forza e del suo splendore. Il voto è stato pronunciato davanti all’immagine della Vergine in trono con il Bambino, nota anche con l’appellativo di “Madonna con gli occhi grossi”.
Si pensa, infatti, che questa seconda immagine sacra sia quella dove effettivamente i senesi hanno pronunciato il loro voto. Mentre la vera “Madonna del voto” è stata dipinta postuma, dopo la vittoria nella battaglia di Montaperti, nel 1270. Nonostante tutto, sono ancora incerte le origini di questa immagine sacra.
Ufficialmente, però, il vero e proprio appellativo di “Madonna del Voto” al posto di quello di Madonna delle Grazie le verrà dato solo nel 1630 per ringraziamento per la fine della peste. Trent’anni dopo, l’immagine sacra trovò la sua collocazione più degna e definitiva nella cappella intitolata all’Immacolata, commissionata da papa Alessandro VII Chigi.
L’immagine della Madonna del Voto è considerata la principale e più venerata icona mariana della Città e dell’Arcidiocesi di Siena.
Maria dolcissima, Maria purissima,
concedimi la grazia che il tuo nome sia da oggi in poi il respiro della mia vita.
Signora, non tardare a soccorrermi ogni volta che ti chiamo,
poiché in tutte le tentazioni e in tutte le mie necessità
non voglio smettere di invocarti ripetendo sempre Maria, Maria!
Così voglio fare durante le mia vita e spero particolarmente nell’ora della morte,
per venire a lodare eternamente in cielo il tuo amato nome:
«O clemente, o pia, o dolce vergine Maria».
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