La Madonna dei Quercioli stupisce l’intera popolazione con tanti miracoli che vedono coinvolte delle persone ammalate. Il suo Santuario è intitolato, proprio, a “Maria Aiuto dei cristiani”.
Nell’antico affresco venerato all’interno è rappresentata la Vergine Madre con il Bambino e Sant’Antonio da Padova in preghiera, risalente alla metà del diciottesimo secolo.
La devozione rimanda direttamente al miracolo accaduto il 19 settembre 1831, giorno in cui tre donne si recano per una passeggiata in quella località. Le donne ben presto rimangono colpite alla vista di quella bella immagine tutta sorridente.
Per questa ragione, nei primi giorni del marzo dell’anno seguente, una delle tre donne conduce nella stessa località una nipote che si trova ad essere gravemente inferma. Le due, insieme, pregano con grande intensità e devozione di fronte alla sacra immagine, e la giovane risulta improvvisamente e miracolosamente guarita.
Ben presto la fama del miracolo si diffonde in tutta la città, così il lunedì di Pasqua del 1832 inizia il vero culto alla Madonna dei Quercioli. Subito si comincia con la costruzione della chiesa, che già nell’anno successivo si trova ad essere terminata.
Un altro grande e importante miracolo si verifica il 25 maggio 1835 a un soldato dell’esercito ducale, che è cieco, di nome Giuseppe. L’uomo riacquista la vista in maniera del tutto miracolosa dopo aver pregato la Madonna dei Quercioli.
Riportano le cronache legate all’epoca: “La guarigione istantanea e perfetta avvenne il 25 maggio 1836, circa alle ore 15: trascorsi una quindicina di minuti, il Bertozzi stava inginocchiato, assorto in preghiera. Una forte commozione lo fece scoppiare in un pianto dirotto; mentre si asciugava le lacrime si accorse di vederci ed usci con un grido: “Ci vedo! ci vedo!”.
Alcuni testimoni in chiesa, tra cui Padre Salvatore da Camaiore, cappuccino, attesta che un militare estense, accompagnato da due persone, sia venuto a mettersi in ginocchio vicino a lui e, dopo una breve preghiera, esclama: “Oh! Maria SS.ma, ci vedo; ecco i fiori”.
Il santuario riceve negli anni seguenti numerosi ampliamenti, e in particolare nel 1932, mentre è rettore del Santuario il padre cappuccino Dionisio Cantarelli. In quello stesso anno nell’arcata principale viene dipinto il miracolo del soldato, dal pittore Oreste Bontemps di Massa. L’opera è un rifacimento di un piccolo quadro ad olio eseguito su tavola, lasciato dai commilitoni al Santuario dei Quercioli in ricordo del miracolo.
Vergine immacolata,
scelta tra tutte le donne per donare al mondo il Salvatore,
serva fedele del mistero della Redenzione,
fa’ che sappiamo rispondere alla chiamata di Gesù
e seguirlo sul cammino della vita che conduce al Padre.
Vergine tutta santa, strappaci dal peccato trasforma i nostri cuori.
Regina degli apostoli, rendici apostoli!
Fa’ che nelle tue sante mani noi possiamo divenire strumenti docili e attenti
per la purificazione e santificazione del nostro mondo peccatore.
Condividi con noi la preoccupazione che grava sul tuo cuore di Madre,
e la tua viva speranza che nessun uomo vada perduto.
Possa, o Madre di Dio, tenerezza dello Spirito Santo,
la creazione intera celebrare con te la lode della misericordia e dell’amore infinito.
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