La Vergine interviene per porre fine a una diatriba tra fratelli e lo fa in modo straordinario, grazie ad un bimbo. In seguito alla drammatica morte dei propri genitori, due fratelli ricevono una consistente eredità dai propri familiari.
Decidono, quindi, di comune accordo e come di solito si conviene, di dividerla in parti uguali. E il quadro della Madonna?
La dura lite per la spartizione del quadro
Procedono così alla fruttuosa spartizione dei beni ricevuti. Arrivano però, a un certo punto, a un momento critico. Di fronte al un quadro della Madonna con il Bambino, di particolare bellezza, che i genitori possedevano, non riescono ad accordarsi su chi avrebbe dovuto riceverlo. Entrambi, infatti, sono molto affezionati a questa opera di grande fascino e pregio.
Così, nel discutere animatamente, ben presto si passa anche alle offese, al culmine delle quali, arrivano persino a sfidarsi a duello, per decidere a chi toccasse portare a casa la prestigiosa opera.
Proprio quando sta per iniziare la contesa, si sente la voce di un bambino di un anno, in braccio alla mamma. Il piccolo, tra la meraviglia di tutti i presenti, grida: “Fermatevi, ve lo comanda Maria Vergine! Deponete le armi e portate questa Immagine alla Cappella poco lontana dove sono i frati di San Francesco, perché venga esposta alla venerazione dei fedeli”.
Il bambino che prega di fermarsi
Il fatto fa subito saltare agli occhi il prodigio a cui tutti stavano assistendo. Maria si è servita di un innocente bimbo per manifestarsi ai due. I due fratelli ne restano sconvolti. Così pongono subito termine alla lite e trasportano l’Immagine della Madonna nel luogo indicato dal bambino.
In pochissimo tempo, la storia del miracolo si diffonde oltre i confini della cittadina. La devozione dei fedeli per questa splendida immagine cresce di giorno in giorno. Arrivano offerte ed elemosine da ogni luogo e da parte di membri di ogni ceto sociale. Con queste, ben presto si decide di costruire, con grande rapidità, una chiesa sul terreno donato dagli stessi fratelli rappacificati.
Presto la chiesa venne anche abbellita con un altare per la Vergine. Quello che sarà il santuario della Madonna delle Grazie diventa in poco tempo la meta di popolazione vicine e lontane, che giungono in questo luogo per onorarla e pregarla.
Anche la peste è fermata dalla Madonna
Il santuario è però anche al centro di un altro evento prodigioso, sempre attribuito alla Madonna delle Grazie. L’episodio è anch’esso narrato nei dipinti presenti all’interno del santuario, e riguarda a liberazione della Città dalla terribile peste del 1631. Di fronte al male che avanza, la popolazione decide di recarsi con una processione fino al santuario.
L’intenzione è quella di implorare la Madonna per superare il terribile flagello. Con un voto impegnano loro stessi, e anche i successori, a recarsi in processione il 6 maggio di ogni anno al santuario della Madonna delle Grazie. In queste processioni, avrebbero dovuto anche offrire sull’altare un dono di cera.
La prima di queste processioni ha avuto luogo il 6 maggio 1631. La tradizione vuole che subito dopo la peste comincia a diminuire d’intensità, come anche i registri parrocchiali confermano. Anche le morti terminano subito, e i contagiati vengono presto guariti.
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Preghiera alla Madonna di Piove di Sacco
O Celeste Tesoriera di tutte le grazie, Madre di Dio e Madre mia Maria, poiché sei la Figlia Primogenita dell’Eterno Padre e tieni in mano la Sua onnipotenza, muoviti a pietà dell’anima mia e concedimi la grazia di cui fervidamente Ti supplico.
AVE MARIA…
O Misericordiosa Dispensatrice delle grazie divine, Maria Santissima, Tu che sei la Madre dell’Eterno Verbo Incarnato, il quale Ti ha coronato della Sua immensa sapienza, considera la grandezza del mio dolore e concedimi la grazia di cui ho tanto bisogno.
AVE MARIA…
O Amorosissima Dispensatrice delle grazie divine, Immacolata Sposa dell’Eterno Spirito Santo, Maria Santissima, Tu che da Lui hai ricevuto un cuore che si muove a pietà delle umane sventure e non può resistere senza consolare chi soffre, muoviti a pietà dell’anima mia e concedimi la grazia che io aspetto con piena fiducia della Tua immensa bontà.
AVE MARIA…
Sì sì, o Madre mia, Tesoriera di tutte le grazie, Rifugio dei poveri peccatori, Consolatrice degli afflitti, Speranza di chi dispera e Aiuto potentissimo dei cristiani, io ripongo in Te ogni mia fiducia e sono sicuro che mi otterrai da Gesù la grazia che tanto desidero, qualora sia per il bene dell’anima mia.
SALVE REGINA…
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