Impressionante ciò che succede all’uomo che in preda all’ira per aver perso ad un gioco con la palla, si scaglia con violenza contro l’immagine sacra. Quello che gli accade dopo è terribile ma sarà anche la sua salvezza.
La Madonna infatti sa cosa c’è davvero nel cuore dei suoi figli ed intercede perché si possano salvare, anche quando sono nel peccato più grave.
Un colpo sull’immagine della Vergine
Nel 1587 accade che un abitante di Montepulciano, in provincia di Siena, sta giocando a Palla maglio nel quartiere San Martino, di fronte a un edificio sul quale è dipinta una Madonna col Bambino e San Giovanni Battista.
L’uomo si chiama Vincenzo. Si sta infuriando poiché sta perdendo al gioco. Per questo, scatena la sua ira con l’effige della Vergine, tirandole in faccia il maglio, la stecca di legno con la quale si colpisce la palla.
Sull’immagine però, all’improvviso e in maniera sorprendente, appare un grosso livido. Livido che, peraltro, è ancora oggi ben visibile sull’immagine. L’uomo si è, quindi, macchiato di un gravissimo peccato, e ciò che accade dopo è sconcertante. All’istante, si trova ad essere colpito da apoplessia. Rimane, dopo questo evento, paralizzato.
L’offesa alla Madonna
L’evento non viene interpretato come di collera celeste, ma come uno strumento di ravvedimento attuato dalla Divina Misericordia in favore dell’offensore. Sulla strada di Cervognano un’iscrizione in latino su di un bassorilievo descrive ancora l’antico accaduto.
“Cosicché lui, vedendo l’oscurità nel volto di Lei / rigettando le opere delle tenebre / ritornasse figlio della luce“ – sono le parole, tradotte, che si trovano nell’iscrizione.
La devozione nei confronti dell’icona miracolosa cresce in maniera esponenziale, e presto accade che attorno a quella immagine miracolosa si decide di costruire una cappella, in cui l’effige rimane fino al momento della traslazione nella Cattedrale cittadina.
Ancora oggi, l’immagine miracolosa della Vergine è conservata nel Duomo di Montepulciano, una delle due Porte sante del Giubileo della Misericordia presenti sul territorio dell’omonima diocesi.
Preghiera alla Madonna di Montepulciano
Rimani, Maria, accanto a tutti gli ammalati del mondo,
di coloro che in questo momento,
hanno perso conoscenza e stanno per morire;
di coloro che stanno iniziando una lunga agonia,
di coloro che hanno perso ogni speranza di guarigione;
di coloro che gridano e piangono per la sofferenza;
di coloro che non possono curarsi perché poveri;
di quelli che vorrebbero camminare e devono restare immobili;
di quelli che vorrebbero riposare e la miseria costringe a lavorare ancora;
di quelli che sono tormentati dal pensiero di una famiglia in miseria;
di quanti devono rinunciare ai loro progetti;
di quanti soprattutto non credono in una vita migliore;
di quanti si ribellano e bestemmiano Dio;
di quanti non sanno o non ricordano che il Cristo ha sofferto come loro.