Un muratore è intento a riparare un tetto di un’abitazione, quando precipita e a causa della brutta caduta si rompe una gamba.
L’uomo è afflitto, perché rischia di perdere l’uso dell’arto e di conseguenza di non poter più lavorare.
Dopo il suo intervento, arderà un cero perpetuo davanti alla sua statua e verrà edificata una chiesa.
Perché quel nome all’immagine sacra
A Plout, in provincia di Aosta, si trova una grotta in cui all’interno i fedeli venerano una statua della Madonna detta “degli eremiti”. Nel 1640 accade infatti che un muratore è intento a lavorare, nelle vicinanze, a un tetto. Purtroppo però, distrattamente cade rompendosi una gamba.
A causa della brutta caduta, per l’uomo comincia un periodo di calvario. In quegli anni, infatti, avere un infortunio di questo genere significa restare storpi per tutto il resto della propria vita. Quindi, non avere nemmeno la possibilità di trovare mai più un lavoro.
In preda alla disperazione, l’uomo si trascina a forza all’interno della grotta. Lì incomincia ad implorare la Vergine di guarirlo dal male che lo affligge.
Implora Maria con tutte le sue forze
Ben presto, il miracolo avviene. La sua gamba guarisce perfettamente. L’uomo, per ringraziare Maria che gli ha concesso di poter continuare a vivere serenamente, decide di costruire un oratorio, all’interno del quale posiziona la statua miracolosa. Davanti alla statua vi porrà un lume perpetuo, per poterla venerare notte e giorno.
Col tempo la devozione cresce notevolmente, e arrivano anche i tanti i miracoli che vengono registrati, giorno dopo giorno, grazie all’intercessione della Madonna degli eremiti di Plout. L’oratorio diviene in questo modo il santuario della “Virgo Potens”.
La cappella viene in seguito ingrandita, nel 1715. Risale invece al 1853 l’aspetto attuale della chiesa. In quell’anno vi è infatti un ampliamento e un complessivo restauro della chiesa.
Preghiera alla Madonna degli eremiti di Plout
Chiunque tu sia, che nel flusso di questo tempo ti accorgi che, più che camminare sulla terra, stai come ondeggiando tra burrasche e tempeste, non distogliere gli occhi dallo splendore di questa stella, se non vuoi essere sopraffatto dalla burrasca! Se sei sbattuto dalle onde della superbia, dell’ambizione, della calunnia, della gelosia, guarda la stella, invoca Maria.
Se l’ira o l’avarizia, o le lusinghe della carne hanno scosso la navicella del tuo animo, guarda Maria. Se turbato dalla enormità dei peccati, se confuso per l’indegnità della coscienza, cominci ad essere inghiottito dal baratro della tristezza e dall’abisso della disperazione, pensa a Maria. Non si allontani dalla tua bocca e dal tuo cuore, e per ottenere l’aiuto della sua preghiera, non dimenticare l’esempio della sua vita.
Seguendo lei non puoi smarrirti, pregando lei non puoi disperare. Se lei ti sorregge non cadi, se lei ti protegge non cedi alla paura, se lei ti è propizia raggiungi la mèta.