La Vergine si presenta più fulgida del sole e con al seguito un esercito di angeli, pronti a scacciare il nemico e lo fa in un momento molto particolare per la storia di quel popolo.
Durante il periodo dei vespri siciliani, Messina vive uno stato di assedio da parte dell’esercito francese, guidato dal viceré Carlo D’ Angiò.
L’8 agosto 1282, su Messina si scatena un forte temporale, così forte da fare rifugiare tutti nelle proprie case. A causa di questo imprevisto, le mura delle città restano però indifese ed esposte all’attacco dei francesi. Durante il loro assedio, appare una maestosa dama bianca, della quale i francesi non possono nemmeno sostenerne lo sguardo.
La dama è scorsa nei punti nevralgici della battaglia. Stende veli bianchi sulle mura e questi diventano inattaccabili. Arcieri invisibili scagliano frecce contro le truppe francesi. Questi, presi dalla paura, scappano a gambe levate in ritirata.
La seconda apparizione della Dama Bianca avviene il 21 novembre del 1301, e anche in quella occasione difende le mura di Messina. Tutti la vedono, perché l’apparizione avviene in pieno giorno. Un soldato francese prova a scagliare una freccia contro di lei ma il colpo torna indietro e lo ferisce all’occhio. A quel punto, i francesi scappano definitivamente.
Attorno a quella data, inoltre, una nave arrivata nel porto di Messina dall’Oriente trasporta un quadro di Maria, venerato dai marinai. Una sera un marinaio sta pregando di fronte all’immagine, quando appare di nuovo una Dama Bianca, che afferma che il dipinto avrebbe dovuto essere trasportato nella chiesa a lei dedicata, che oggi è il Santuario di Montalto. Così avviene. C’è una solenne processione con tutto il popolo e le autorità cittadine.
Chiunque tu sia, che nel flusso di questo tempo ti accorgi che, più che camminare sulla terra,
stai come ondeggiando tra burrasche e tempeste,
non distogliere gli occhi dallo splendore di questa stella,
se non vuoi essere sopraffatto dalla burrasca!
Se sei sbattuto dalle onde della superbia, dell’ambizione, della calunnia, della gelosia,
guarda la stella, invoca Maria.
Se l’ira o l’avarizia, o le lusinghe della carne hanno scosso la navicella del tuo animo,
guarda Maria.
Se turbato dalla enormità dei peccati,
se confuso per l’indegnità della coscienza,
cominci ad essere inghiottito dal baratro della tristezza e dall’abisso della disperazione,
pensa a Maria.
Non si allontani dalla tua bocca e dal tuo cuore,
e per ottenere l’aiuto della sua preghiera,
non dimenticare l’esempio della sua vita.
Seguendo lei non puoi smarrirti, pregando lei non puoi disperare.
Se lei ti sorregge non cadi, se lei ti protegge non cedi alla paura,
se lei ti è propizia raggiungi la mèta.
“Donami la pazienza”. Questa è la preghiera della sera da recitare questo venerdì per meditare…
In molti si chiedono se Padre Pio avesse una devozione verso le anime sante del…
Due avvenimenti ritenuti miracolosi sono legati alla devozione marina della Madonna della Guardia di Gavi,…
Specialità della tradizione dedicata a santa Cecilia, le pettole sono buonissime e perfette in questa…
Per nove giorni consecutivi ci rivolgiamo con fiducia alla Vergine Maria che per il tramite…
San Francesco d'Assisi è uno dei Santi più venerati e conosciuti da tutto il mondo…