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365 giorni con Maria: il mistero dell’apparizione segreta | 7 gennaio 2022

Un religioso apprende qualcosa dalla Madonna che terrà segreto per tutta la vita, fino alla sua morte. Nel frattempo farà costruire una capellina in suo onore, da cui scaturiscono continui miracoli.

Oggi la stessa cappellina è inglobata all’interno del Santuario della Madonna delle Grazie. Pietro rivelerà il suo segreto solo in punto di morte.

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Intorno alla metà del sedicesimo secolo Pietro Dal Dosso, un giovane religioso di Folgaria, in provincia di Trento, apprese dalla Madonna che avrebbe dovuto costruire una cappellina in suo onore, nel campo di sua proprietà ad Ecken, ad un chilometro da Folgaria.

L’apparizione segreta

Il monaco ricevette infatti l’ordine dalla Vergine Santissima di recarsi al paese nativo, durante un’estasi avvenuta il 7 gennaio del 1588, per la costruzione della cappellina. Pietro era il figlio di Andrea di Giovanni, giovane educato alla virtù dai pii genitori, lo stesso che come frate converso aveva dato il proprio nome all’Istituto Religioso del Beato Pietro da Pisa, nel Convento di Bassano e poi di Treviso.

Pietro viveva una vita modesta ed esemplare diventando amato da tutti, ed era molto devoto alla Madonna, che cercava instancabilmente di far conoscere e amare. Il giovane, membro degli Eremitani di San Gerolamo, decise così di eseguire quanto gli era stato chiesto di fare dalla Vergine. Disse ai suoi concittadini di innalzare una cappella in onore della Madonna, senza però rivelare loro la visione avuta e l’ordine ricevuto.

Indicò a tutti il luogo in cui costruirla, all’interno del suo podere in Ecken che si trova a quota 1230 metri, procurandovi i primi aiuti per la costruzione. Una volta costruita la nuova cappella, in breve tempo, decise di porvi all’interno una statuetta in terracotta raffigurante la Madonna.

Nello stesso anno si ottenne anche l’autorizzazione per la celebrazione delle sacre funzioni. Portò sulla sua spalla fin dentro il santuario la statua di Maria che venne riconosciuta come “di terra bassanese”, ancora oggi venerata nel sacro edificio.

La statuina opera miracoli

Dopo poco tempo, la statuina cominciò a operare grandi miracoli, già fin durante la costruzione. La statua trasferita nella chiesa parrocchiale di Folgaria, infatti, per tre volte sarebbe stata ritrovata nella cappella collocata sul monte. Anche Pietro, che venne ferito alla mano da un masso che gli era caduto addosso, guarì in poche ore.

Un bambino, inoltre, venne miracolosamente salvato dopo un morso ricevuto da un serpente velenoso, mentre in seguito a una terribile tormenta di neve si vide che questa formò una rosa e dei gigli, intagliati nel ghiaccio, tra alcune stelle luminose, contornati dal vento che componeva splendide melodie.

Oggi la stessa cappellina è inglobata all’interno del Santuario della Madonna delle Grazie. Pietro rivelerà il suo segreto solo in punto di morte, il 27 aprile 1634. Papa Giovanni XXIII proclamò la Madonna di Folgaria patrona degli sciatori. Ogni anno in suo onore si svolge una suggestiva processione sugli sci.

Preghiera alla Madonna delle Grazie di Folgaria

O Celeste Tesoriera di tutte le grazie, Madre di Dio e Madre mia Maria, poiché sei la Figlia Primogenita dell’Eterno Padre e tieni in mano la Sua onnipotenza, muoviti a pietà dell’anima mia e concedimi la grazia di cui fervidamente Ti supplico. Ave Maria…

O Misericordiosa Dispensatrice delle grazie divine, Maria Santissima, Tu che sei la Madre dell’Eterno Verbo Incarnato, il quale Ti ha coronato della Sua immensa sapienza, considera la grandezza del mio dolore e concedimi la grazia di cui ho tanto bisogno. Ave Maria…

O Amorosissima Dispensatrice delle grazie divine, Immacolata Sposa dell’Eterno Spirito Santo, Maria Santissima, Tu che da Lui hai ricevuto un cuore che si muove a pietà delle umane sventure e non può resistere senza consolare chi soffre, muoviti a pietà dell’anima mia e concedimi la grazia che io aspetto con piena fiducia della Tua immensa bontà. Ave Maria…

Sì sì, o Madre mia, Tesoriera di tutte le grazie, Rifugio dei poveri peccatori, Consolatrice degli afflitti, Speranza di chi dispera e Aiuto potentissimo dei cristiani, io ripongo in Te ogni mia fiducia e sono sicuro che mi otterrai da Gesù la grazia che tanto desidero, qualora sia per il bene dell’anima mia. Salve Regina…

Amen.

Ave o Maria…

Elisa Pallotta

Scritto da
Elisa Pallotta

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