La data del 4 luglio è particolarmente connessa alla storia della Vera Croce: la Santissima reliquia andò perduta a seguito della battaglia di Hattin.
4 luglio: una data importante, ma particolarmente triste per le sorti della reliquia della Santa Croce. Fu infatti in questa data, nel 1187, che si scontrarono l’esercito musulmano, guidato da Saladino, e quello cristiano, nella cosiddetta battaglia di Hattin. La battaglia, tuttavia, decretò la sconfitta dell’esercito cristiano e, di conseguenza, l’inizio della fine dello stesso “regno Crociato”. C’è però un dettaglio, non trascurabile, legato all’esito di questa battaglia. L’esercito cristiano portò, quel giorno, sul campo di battaglia, la reliquia della Vera Croce. A seguito della triste sconfitta, si persero definitivamente le tracce della reliquia.
La Vera Croce: storia della reliquia
Secondo la tradizione, fu Sant’Elena Imperatrice, madre dell’Imperatore Costantino a rinvenire la Santissima reliquia sulla quale morì Nostro Signore, che prese il nome di “Vera Croce”. Il ritrovamento, datato tra il 327 e il 328 è documentato da diverse fonti storiche. I racconti sul ritrovamento della Croce sono narrati infatti da Socrate Scolastico, da Sozomeno (nella sua Storia Ecclesiastica) e da altre fonti illustri.
La suddivisione della reliquia
Stando alla tradizione, la Vera Croce è stata poi in parte conservata a Gerusalemme, in parte a Costantinopoli e, in parte, a Roma. La storia ci dice, però, che già poco tempo dopo il ritrovamento, alcuni fedeli staccarono, dalle tre parti principali della reliquia, diversi frammenti del legno, distribuendoli poi largamente in tutta Europa. Gli scienziati, nel corso degli anni, hanno effettuato attente analisi su quattro schegge della Croce provenienti dalle Chiese europee. Tra gli elementi studiati ci sono anche le parti contenute in Santa Croce a Gerusalemme, a Roma. Le analisi al microscopio hanno potuto confermare che tutti i pezzi provengono da legno di olivo.
I frammenti della reliquia
La parte conservata a Gerusalemme vi rimase, per l’appunto, fino al 4 luglio del 1187, quando se ne persero definitivamente le tracce a seguito della conquista della città da parte di Saladino. Fortunatamente, però, alcuni frammenti della Vera Croce sono ospitati da diversi luoghi di culto. In Spagna, ad esempio, il Monastero di Santo Toribio de Liébana ospita un frammento particolarmente grande. Un’altra parte della reliquia è conservata in Emilia Romagna, all’interno dell’abbazia di San Silvestro I Papa. Come accennato, a Roma, la Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, ospita tre frammenti della Vera Croce.
All’interno della Basilica romana si possono trovare anche una parte della Corona di spine, un Sacro Chiodo e il Titulus Crucis. Il rinvenimento di quest’ultimo risale al 1492, mentre le altre reliquie, attraverso le quali Gesù patì la sua Passione, sono conservate nella basilica, ininterrottamente, dal IV secolo.
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