Cosa fare quando Satana ci attacca? Un esorcista di lungo corso ci dà una serie di utili consigli. La battaglia spirituale infatti è una dura lotta dove occorre premunirsi con ogni genere di armi spirituali.
Abbiamo parlato qualche tempo fa dell’impressionante testimonianza di padre Daniel Reehil, esorcista della diocesi di Nashville e direttore di Radio Maria Usa. Nel corso del lungo colloquio col commentatore Michael Knowles il sacerdote, in virtù della sua lunga esperienza di casi di liberazione, oltre che di anni di studio, ha dato anche una serie di consigli ai fedeli per prevenire attacchi diabolici o, nel peggiore dei casi, per affrontarli.
6 consigli per difendersi dagli attacchi del demonio
Per comodità, abbiamo sintetizzato per punti quelli che ci sono parsi i consigli principali. Ecco quali sono e perché possono rivelarsi di fondamentale importanza nella quotidiana battaglia spirituale contro il demonio e le sue tentazioni.
1. Evitare le occasioni di peccato
L’esorcista spiega che l’accumulo di peccati facilita gli attacchi da parte del demonio. Il demonio non vuole altro che spingerci a peccare. La quasi totalità della sua attività consiste in questa opera di seduzione. Per questo motivo, afferma Reehil, la cosa migliore da fare è seguire il classico consiglio dei confessori: evitare le occasioni prossime di peccato. Se necessario distruggerle proprio. Prendendo decisioni anche drastiche, se occorre. Molto concretamente, padre Daniel consiglia di buttare via pc o iPhone se diventano veicolo di tentazioni insopportabili.
Nel pieno dalla tentazione, spiega l’esorcista, «è come la croce. Nella lotta contro la tentazione, chiudi gli occhi, guarda Gesù in croce e digli: “Signore, ti offro questa tentazione e ti chiedo di trasformarla in una grazia per salvare centinaia di persone che stanno per commettere lo stesso peccato”». In questa maniera, aggiunge il sacerdote, la tentazione porterà in reazione alla risposta più efficace: la preghiera per sé e per gli altri. Cosa che farà infuriare parecchio il demonio perché così facendo non solo non cadremo nella tentazione, ma andremo in un certo senso a «rubare nel suo regno».
2. Ricorrere alla Confessione
Padre Reehil spiega che la confessione non serve soltanto a perdonare i peccati, ma anche a scacciare i demoni. Come? È presto detto: «Se accumuliamo peccati gravi per un lungo periodo di tempo, ci sono demoni che ci “agganciano” e possono attaccarci attraverso l’ossessione, l’infestazione o la possessione». È per questo motivo che nel momento in cui il sacerdote assolve dai peccati, molti sperimentano una sensazione anche fisica di leggerezza. L’assoluzione, fa notare il presbitero, non libera solo dal peccato ma anche dai demoni «agganciati» a quel peccato.
3. Pregare ogni giorno l’Angelo custode
«Proprio come abbiamo un angelo custode associato a noi, abbiamo anche demoni il cui compito è farci peccare. Il nostro angelo ha molto potere e più glielo chiediamo, più aiuto ci darà», afferma l’esorcista. Il terzo consiglio «difensivo» per prevenire la tentazione è dunque pregare l’angelo custode. «Ogni mattina ringrazia Dio per il nuovo giorno e vai dal tuo angelo custode, ringrazialo per il suo aiuto, parlagli dei peccati e delle difficoltà contro cui lotterai durante il giorno e chiedigli di intercedere per esso. Sarai sorpreso di come si evolve diversamente il giorno».
4. Iniziare a pregare fin dal mattino
Il sacerdote raccomanda una intensa vita di preghiera. Per lui la giornata di preghiera comincia con la sveglia alle 4:30 del mattino. Certo, non tutti potranno seguire un simile programma (soprattutto l’orario), ma il consiglio che dà è quello di coltivare l’abitudine alla preghiera. «Proteggi la tua mattinata», dice l’esorcista che invita a fare una lista di persone per le quali pregare quotidianamente. Lui ad esempio prega tutti i giorni per papa Francesco. È noto infatti, come riporta anche il vaticanista Fabio Marchese Ragona nel suo ultimo libro Esorcisti contro Satana, che il demonio nutre un particolare odio per il successore di Pietro, chiunque egli sia. Oltre che, naturalmente, per la Santa Vergine.
5. Affidare a Dio i nostri desideri
Abbiamo visto come padre Dan abbia raccontato la storia impressionante della giovane violinista alla quale il demonio si presentò in sogno con un vero e proprio «patto» da firmare col sangue dopo che lei stessa aveva manifestato pubblicamente il desiderio di fare qualunque cosa pur di arrivare al successo. Dunque il consiglio è quello di custodire e purificare i nostri desideri. Solo dopo molti anni infatti quella donna è riuscita a scacciare l’influenza demoniaca, dedicando la sua vita a fare musica che onora Dio, mettendo in guardia contro il diavolo.
6. Difendersi con l’arma della preghiera
Bisogna rendersi conto che, lo vogliamo o meno, siamo tutti impegnati in una battaglia spirituale. Per la quale bisogna munirsi di armi spirituali. A questo proposito padre Reehil sottolinea la grande importanza di tutto l’”armamentario” devozionale della Chiesa – dalla devozione al Sacro Cuore a quella del Cuore Immacolato – capace di toccare il cuore della gente. Anche stabilire una connessione emotiva è importante, anzi fondamentale, per alimentare la vita di preghiera. E poi naturalmente c’è il Rosario, che ci permette di meditare la vita di Cristo attraverso gli occhi di sua madre, spingendo «più in profondità le persone verso l’amore per la Trinità, per i genitori di Gesù e i suoi migliori amici: i Santi e gli angeli».
Di particolare efficacia contro le tentazioni della lussuria è poi la consacrazione di 33 giorni a San Giuseppe elaborata dal padre Donald Calloway, grazie alla quale soprattutto tanti uomini hanno trovato beneficio.