Il sacerdote, davanti alla statua della Vergine Maria, vive una esperienza straordinaria che lo porteranno a un cambiamento profondo, interiore: le parole udite diventeranno poi una frase celebre.
Così la devozione a Gesù Bambino si diffonde in quel luogo proprio in seno alla spiritualità della Beata Vergine del Carmelo. Gesù stesso avrebbe detto al religioso la celebre frase presente su ogni immagine della statua miracolosa: “Più mi onorerete, più vi favorirò”.
Inizialmente la statua del Bambino Gesù di Praga viene portata in città da una nobile, la moglie del principe Lobkowicz, e poi nel 1628, donata alla chiesa carmelitana di Santa Maria della Vittoria.
Una sacra immagine che non restò nella chiesa carmelitana. Infatti, successivamente, venne portata via dall’oratorio dei carmelitani, per essere disposta altrove. Fu proprio allora che la Madonna apparve a padre Cirillo, indicandogli il luogo esatto, all’interno della chiesa, in cui la statua del Bambino Gesù andava posta.
Sacerdote fa esperienza soprannaturale
Il religioso sapeva che quella statua era un’immagine miracolosa, perché proprio un anno prima, il 5 settembre 1637, avvertì forte dentro di sé, un cambiamento profondo, quasi come uno scossone vero e proprio, alimentato ed animato da una frase diventata poi celebre, perchè posta sotto ogni sacra immagine del Bambinello, riprodotta al di fuori di quella chiesa: “Più mi onorerete, più vi favorirò”.
Il culto verso il Gesù Bambino di Praga si è diffuso in tutta Europa grazie proprio al religioso ma anche a seguito di presunti eventi miracolosi. Il Bambino trovò posto in una chiesa. Una devozione che, però, non è rimasta limitata e confinata a Praga ma che, piano piano, ha visto il suo espandersi anche oltre i confini.
La Madonna rivelò, inoltre, a padre Cirillo, carmelitano scalzo e primo apostolo della devozione al Santo Bambino di Praga, un’importante orazione, che è la seguente:
Preghiera al Bambinello di Praga
O Bambino Gesù, io ricorro a Voi, e Vi prego che per l’intercessione della vostra Santa Madre, vogliate assistermi in questa mia necessità (si può esporla), perché credo fermamente che la vostra Divinità mi può soccorrere. Spero con tanta fiducia di ottenere la vostra santa grazia. Vi amo con tutto il mio cuore e con tutte le forze dell’anima mia; mi pento sinceramente dei miei peccati, e Vi supplico, o buon Gesù, a darmi la forza di trionfarne.
Propongo di non più offendervi, e a Voi mi offro disposto a tutto soffrire, anziché darvi il minimo disgusto. D’ora innanzi voglio servirvi con ogni fedeltà, e, per amor vostro, o Divin Bambino, io amerò il mio prossimo come me stesso.
Pargoletto onnipotente, Signore Gesù, io di nuovo Ve ne scongiuro, assistetemi in questa circostanza… Fatemi la grazia di possedervi eternamente con Maria e Giuseppe, e di adorarvi con gli Angeli santi nella Corte del Cielo.
Così sia.