Davanti ad una situazione clinica che si presenta essere ancora stazionaria, tantissime sono le preghiere che si innalzano a Dio per far sì che Papa Francesco torni presto al suo ministero in Vaticano.

Il Santo Padre, dopo 38 giorni di ricovero all’ospedale “Gemelli” di Roma a causa di una polmonite bilaterale, ora è tornato in Vaticano, a Casa Santa Marta. Una situazione che ha messo in allarme quanto in preoccupazione tantissimi fedeli e non solo la curia vaticana. “Cosa si può fare?” – ci siamo chiesti un pò tutti, per aiutare il Papa, anche in convalescenza? La cosa più semplice e anche la più bella che Gesù stesso ci ha insegnato: pregare!
La preghiera è la cosa più semplice che ciascuno di noi può fare: non solo pregare per lui nelle nostre intenzioni quotidiane, ma anche in altre occasioni. Se ci pensiamo, possono essere davvero tante le occasioni durante le quali possiamo innalzare il nostro pensiero a Dio e alla Vergine Maria per il Papa. Vediamo insieme come possiamo unirci alla preghiera di tanti nostri fratelli.
Pregare insieme per la salute di Papa Francesco
Papa Francesco è entrato nel cuore di ciascuno di noi da quel primo giorno in cui si affaccio a San Pietro e salutò tutti con un semplice quanto fraterno e familiare: “Cari fratelli e sorelle, buonasera”. Non c’è stato nulla di più bello di un Papa che si è subito immedesimato con le migliaia di fedeli che a Roma e in tutto il mondo si apprestavano a conoscerlo.
Da quel momento, Francesco ha centrato il cuore di ciascuno e, con il suo modo di essere e di fare semplice ma vicino, mai al di sopra delle righe. Diversi sono stati anche i momenti per cui abbiamo temuto per la sua salute: dal suo ricovero in ospedale per l’intervento all’intestino, fino allo scorso 14 febbraio, quando da un semplice raffreddore si è passati ad una polmonite che lo ha costretto a recarsi in ospedale.
Da quel giorno, ci è sembrato che Francesco non fosse più così vicino a noi, ma non è stato così. Tanti sono i messaggi che ha inviato, sia in occasione dell’Angelus domenicale, quanto anche per i singoli eventi giubilari che, anche se in sua assenza, stanno proseguendo. Francesco c’è, è presente e, come suo solito, chiede che si preghi per lui.

L’ho ha sempre chiesto e noi lo abbiamo fatto ma, mai come in quest’ultimo periodo, lo facciamo ancora di più. Ora che è tornato a Casa Santa Marta e qui proseguirà la sua convalescenza, almeno per altri due mesi (così hanno dichiarato i medici per avere un suo pieno e completo recupero), continuiamo a pregare per lui.
Ci sono 6 modi efficaci che ci aiutano a pregare Dio affinché doni a lui la salute che manca e, anche, la preghiera a Maria perché lo riaccompagni in Vaticano, al suo ministero pietrino.
6 modi efficaci: tutti possiamo unirci in preghiera
Il primo di questi modi, come spiega anche il sito “Chuchpop”, è quello di recitare una preghiera composta proprio dai Missionari Francescani. Una preghiera, per una voce unica, che si elevi a Cristo per il Papa: “Padre Celeste, Ti ringraziamo per il servizio amorevole di Papa Francesco e per la speranza che ispira in tanti con la tua grande misericordia. Ti preghiamo di avere pietà di lui in questo momento di malattia e di guidare il personale medico che si prende cura di lui. Concedigli pace e guarigione. Per Cristo nostro Signore. Amen”.
Il secondo di questi è quello di portare sempre Papa Francesco nelle nostre intenzioni di preghiera, che siano esse quotidiane o durante la celebrazione della Santa Messa alla quale partecipiamo. Il terzo è pregare il Santo Rosario per lui, ogni giorno.

Per il Papa, preghiamo anche Maria che scioglie i nodi
Il quarto di questi modi si affianca proprio alla Quaresima: fra le pie pratiche di questo particolare momento liturgico, c’è il digiuno. Digiunare per Papa Francesco ed offrire il nostro sacrificio a Dio perché gli ridoni la salute che gli manca.
Il quinto modo è pregare la Vergine che scioglie i nodi, tanto cara al Papa e, alla quale, lui stesso è devoto. Pregarla con la stessa fiducia con la quale Francesco si è sempre affidato a lei, certi che questo “nodo” che attanaglia il Santo Padre sia sciolto al più presto. Il sesto ed ultimo è quello di unirci in preghiera a tutti i frati, a tutte le suore, a tutti i sacerdoti e vescovi che ogni giorno e in ogni momento si radunano e pregano per il Pontefice.
Siamo certi che il Signore Gesù non lascerà inascoltata nessuna di queste preghiere.