La Madonna FIlatrice ricorda lo speciale legame che da secoli unisce la Vergine e la martoriata terra ucraina nel segno del mistero dell’evento che ha cambiato il corso della storia: l’Annunciazione.

Con l’invasione russa dell’Ucraina iniziata il 24 febbraio 2022 il nostro mondo è cambiato. L’Europa, che credeva di aver bandito per sempre la guerra, come se fosse un vecchio retaggio del passato, si è trovata nuovamente a dover fare i conti con la cruda realtà della storia. Da quel momento Kiev, la capitale dell’Ucraina, è diventata nota a tutti, anche ai più distratti.
Kiev, capitale dell’Ucraina situata sulla riva destra del fiume Dnepr, su un ripiano terrazzato, si trova al margine settentrionale della zona delle terre nere. La Cronaca di Nestore, composta tra il 1113 e il 1118 narra la fondazione della città “da dove la terra russa trae la sua origine” e chi cominciò a governare a Kiev.
La tradizione vuole che già l’apostolo Andrea avrebbe profetizzato lo stretto collegamento tra Kiev e la nascita della Russia. Il nome Kiev deriverebbe dal principe slavo orientale Kij, appartenente alla stirpe dei Poliani. Insieme ai fratelli Šček e Choriv il principe Kij avrebbe creato i tre primi insediamenti lungo la riva alta alla destra del fiume Dnepr.
Nella capitale ucraina troviamo la millenaria cattedrale di Santa Sofia, costruita a partire dal 1037. A costruirla fu il principe Jaroslav il Saggio, figlio di Vladimiro il Grande (detto anche il Santo), il principe di Kiev convertito al cristianesimo. Dopo aver ricevuto il battesimo a Cherson, Vladimiro predispose per la sua famiglia e per la popolazione locale il battesimo nelle acque del Dnepr nel 988, data considerata l’inizio ufficiale della Chiesa della Rus’ (conosciuta come battesimo della Rus’ ).
La Madonna Filatrice e il mosaico dell’Annunciazione
Proprio nella meravigliosa cattedrale di Sante Sofia sono perfettamente conservate delle rappresentazioni dell’Annunciazione, sulle due colonne che sorreggono l’arco sopra l’altare. Sulla colonna a nord si può vedere l’arcangelo Gabriele. Viene raffigurato con il viso rivolto verso la Theotokos (“Madre di Dio”), mentre è impegnato ad annunciare la venuta del Cristo alla Vergine.

L’arcangelo Gabriele veste di bianco con tre strisce rosse (dette “molle”) che cadono lungo le spalle e su entrambi i lati. Nella mano sinistra si intravede un giglio rosso, mentre la mano destra è sollevata come in segno di benedizione. Intorno alla testa si trova una corona contornata di rossa. Alle mani ha dei polsini d’oro e indossa dei sandali ai piedi.
Alla sua sinistra, all’altezza del capo, è visibile l’iscrizione greca “Arcangelo Gabriele”. La Madonna invece, è in piedi su uno sgabello dorato con strisce scure, indossa una lunga vesta di colore violaceo, dalle tonalità scure. In basso si può vedere un copricapo bordato con una frangia dorata. La veste è legata con un stretta cintura rossa all’altezza del ginocchio sinistro, con i fili estesi fino alla mano destra.
Ai piedi la Vergine indossa delle calzature rosse con strisce d’oro. Sul lato sinistro si trova un’iscrizione greca, disposta in mosaico nero, che afferma: “Ecco la serva del Signore; sia fatto per me secondo la tua parola…”.
Ci sono giunte tre diverse raffigurazioni dell’Annunciazione alla Madre di Dio: la prima raffigura la Santissima Vergine che fila il filato per il velo del Tempio. Nella seconda, la Madonna attinge acqua da un pozzo, Nella terza, vediamo infine l’intera scena dell’Annunciazione così come è riportata nel Vangelo. Questa raffigurazione dell’Annunciazione è meravigliosamente realizzata in mosaico e porta il nome di “La Filatrice”.
Preghiera alla Madre di Dio
Mia cara regina, mia speranza, Madre di Dio! Il rifugio degli orfani e l’intercessore del viaggio, la gioia dei dolenti e la patrona degli offesi! Guarda la mia sfortuna, vedi il mio dolore! Aiutami, perché sono impotente, accettami, perché sono sulla strada.
Conosci il mio insulto: dissolvilo come ti pare, perché non ho altro aiuto, tranne te, nessun altro intercessore, nessun buon consolatore, ma tu, o Madre di Dio. Salvami e proteggimi per sempre. Amen!