Sacerdote francese, impegnato nell’educazione dei giovani, san Giovanni Battista de La Salle, fondò le Scuole Cristiane, ed è considerato il patrono e protettore degli insegnanti.

Invocato come il patrono degli insegnanti, san Giovanni Battista de La Salle, che si ricorda oggi 7 aprile, è stato un sacerdote vissuto nella Francia di fine XVII secolo e inizi XVIII.
Il Martirologio Romano lo commemora evidenziando che “che a Rouen, in Normandia, in Francia, si adoperò molto per la formazione umana e cristiana dei bambini, in particolare quelli poveri, e istituì la Congregazione dei Fratelli delle Scuole Cristiane, per la quale sostenne molte tribolazioni, divenendo benemerito davanti al popolo di Dio“.
Era il primogenito di 10 figli e nacque a Reims il 30 aprile 1651 da una nobile famiglia. Ben presto rimase orfano di entrambi i genitori e in quanto fratello maggiore si prese cura dei suoi fratelli.
Santo di oggi 7 aprile: San Giovanni Battista de La Salle
A 21 anni, aveva già intrapreso gli studi in seminario, quando deve occuparsi della famiglia. Continua il suo percorso verso l’ordinazione sacerdotale e consegue il dottorato in teologia. In seguito, su incarico del vescovo di Reims diventa insegnante e si dedica alla formazione dei giovani.
La situazione in cui versa il sistema scolastico dell’epoca non gli sembra buono. Gli insegnanti erano spesso poco preparati e non svolgevano efficacemente il loro ruolo. Giovanni Battista comprende che l’insegnamento è una missione e prendendo spunto dalle migliori scuole esistenti al tempo decide di intervenire per come può.
Quindi prende in affitto una casa e si trasferisce lì con alcuni maestri cercando di istruirli sui migliori metodi educativi. Le sue intuizioni si rivelano alquanto produttive e il metterle in pratica darà grandi frutti.
Metodi educativi che funzionano
Affinché si possano ottenere i migliori risultati nella formazione dei ragazzi de La Salle comprende che è preferibile che le lezioni siano collettive e non individuali. L’organizzazione deve essere perciò in classi suddivise per fasce di età e la lingua madre deve avere priorità rispetto al latino, che all’epoca era la lingua dominante nell’insegnamento.
Dava grande importanza anche ai risvolti morali e non solo culturali dell’insegnamento. Gli insegnanti che seguono le sue direttive anche senza diventare sacerdoti per la maggior parte rinunciano ad avere una famiglia per dedicarsi totalmente all’insegnamento. Vestivano con una tonaca nera con la pettorina bianca, un mantello da contadino e degli zoccoli ai piedi.
Ha inizio la Congregazione dei Fratelli delle Scuole Cristiane a cui propone una prima regola di vita che inizia a scrivere nel 1685. Quasi 10 anni dopo de La Salle diventa il superiore di tale congregazione.
I traguardi pedagogici
Saranno importanti i traguardi pedagogici che raggiungeranno con il metodo ideato da san Giovanni Battista de La Salle. Viene data grande rilevanza al metodo simultaneo nell’insegnamento primario che vuole sia gratuito nelle scuole da lui fondate.
La sua attenzione è rivolta anche ai poveri e ai giovani lavoratori che non vuole lasciare senza istruzione. Per questo organizza scuole serali e domenicali per coloro che lavorano e inventa ciò che può essere considerato come l’antesignano dell’ insegnamento di indirizzo tecnico, commerciale e professionale.
Riceve l’ostilità dell’alto clero parigino, del mondo civile e di alcuni parroci che non comprenono la portata innovativa di quest’opera. Viene ostacolato ed è costretto a trasferire la sua congregazione presso la piccola località di Saint-Yon, vicino Rouen.
La preghiera alla base delle opere
Per affrontare tutto, comprese le numerose difficoltà che ha incontrato lungo il cammino, nella vita di san Giovanni Battista de La Salle c’era alla base la preghiera. Costante e intensa, questa non poteva mai venire a mancare.
Si isolava per fare penitenza, per meditare e studiare. I problemi non lo facevano demordere dall’andare avanti e diceva: “Se il nostro istituto è opera di uomo non può non cadere; ma se è opera di Dio riuscirà vano ogni sforzo per distruggerlo“. Subisce anche calunnie e maldicenze, ma il suo rapporto con il Signore è vivo e forte e questo gli consente di sopportare tutto.
Viene anch deposto dalla carica di superiore per un periodo. Muore il il 7 aprile 1719. Lascia 23 case e oltre 10 mila allievi. Beatificato nel 1888, è stato canonizzato nel 1900.