A lezione di Catechismo | Perché maggio è il mese di Maria?

Ci siamo mai domandati perché proprio Maggio è dedicato alla Madonna? Un mese in cui i credenti onorano la Beata Vergine Maria con una splendida moltiplicazione di Rosari e pellegrinaggi ai santuari, in cui si afferma la necessità di rivolgersi alla Vergine con preghiere speciali. 

Un bisogno che di fronte ai drammi dell’attualità si fa sempre più pressante e importante.

madonna
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Quella del mese dedicato alla Madonna è una devozione che va molto indietro negli anni, che giunge però fino ad oggi in maniera potente e sempre più avvertita dai fedeli, come dimostrano anche i continui richiami di Papa Francesco ai fedeli in modo particolare nel duro tempo della pandemia, in cui il Pontefice ha invitato a pregare il Rosario nel mese mariano con ancora più insistenza. 

Come nacque nell’antichità il mese di Maria

La rivista Famiglia Cristiana spiega che già nell’antica Grecia e Roma il mese di maggio era dedicato alle dee pagane collegate alla fertilità e alla primavera, Artemide e Flora. E che allo stesso tempo sono molte le culture occidentali che nei secoli hanno considerato il mese di maggio un tempo in cui celebrare nascita, vita e maternità. Anche per queste ragioni oggi si continua a celebrare il mese della Mamma.

Proprio in corrispondenza dell’arrivo della primavera crescono ricominciano infatti con maggiore intensità i pellegrinaggi ai santuari dedicati alla Vergine, mentre lo sbocciare della primavera che colora la città viene letta dai cattolica come una vera e propria esaltazione del culto della Madre di Cristo. La storia ci spiega poi che una tappa fondamentale per l’arrivo di questa ricorrenza porta al Medioevo, quando Alfonso X detto il saggio celebrava Maria come “Rosa delle rose, fiore dei fiori, donna fra le donne, unica signora, luce dei santi e dei cieli”.

Sempre nel Medioevo nacque il Rosario, che già fin dal nome richiama all’elemento dei fiori. Le prime pratiche devozionali risalgono al XVI secolo, e in particolare a san Filippo Neri che a Roma insegnava ai suoi giovani a circondare di fiori l’immagine della Madre e a cantare le sue lodi.

La grande devozione che si diffonde a Maria da quel lontano maggio

La prima indicazione di maggio come mese di Maria viene dal gesuita Annibale Dionisi, che nel 1725 pubblica a Parma con lo pseudonimo di Mariano Partenio un testo dal titolo: “Il mese di Maria o sia il mese di maggio consacrato a Maria con l’esercizio di vari fiori di virtù proposti a’ veri devoti di lei”. In questo si invitava a vivere la devozione mariana in ogni momento della giornata, e non solo in chiesa.

Lo schema, spiega Famiglia Cristiana, è semplice: “preghiera (preferibilmente il Rosario) davanti all’immagine della Vergine, considerazione vale a dire meditazione sui misteri eterni, fioretto o ossequio, giaculatoria”.  Per tutto il mese di maggio. Così a partire da questo periodo la devozione mariana si diffonde con sempre più intensità, fino a giungere al Dogma dell’Immacolata concezione nel 1854.

Ma soprattutto grazie all’amore di santi incredibilmente innamorati della Vergine, come don Bosco o Paolo VI, tra i tanti. Fu proprio quest’ultimo che nel 1965 indicò, infine, maggio come “il mese in cui, nei templi e fra le pareti domestiche, più fervido e più affettuoso dal cuore dei cristiani sale a Maria l’omaggio della loro preghiera e della loro venerazione. Ed è anche il mese nel quale più larghi e abbondanti dal suo trono affluiscono a noi i doni della divina misericordia”.

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