Sanremo non solo atti contro la cristianità: parte anche il Festival della musica cristiana. Un evento nuovo e controcorrente alla cultura dominante, imbevuto di fede e spiritualità, assolutamente da non perdere!
Finalmente l’occasione di vedere artisti che porteranno sul palco ciò ce di più bello hanno da offrire per la loro vita e quella degli altri.
La prima edizione del Festival della Canzone cristiana Sanremo 2022 verrà infatti ospitata a Villa San Clotilde nelle giornate del 3, 4 e 5 febbraio dalle 14,30 alle 19,30. Un progetto di grande forza che entusiasma e non poco tutti i cattolici che si sono stancati di vedere offesa e derisa la propria fede in prima serata, e allo stesso tempo che cercano nelle musiche che ascoltano testi e messaggi che possano edificare il loro spirito, invece che sentirsi gettati in una valle di tenebre e confusione da cui al contrario si vorrebbe solamente rifuggire.
Un progetto a dir poco entusiasmante
“Crediamo fermamente in questo progetto voluto e ideato dal suo direttore artistico Fabrizio Venturi. Come diceva Sant’Agostino, cantare è pregare due volte e noi ci mettiamo volentieri a disposizione per far crescere la consapevolezza nella bellezza della canzone di ispirazione cristiana, dedita alla gratitudine ed alla gioia della fede”, è quanto ha sostenuto Chiara Maffei, curatrice di progetti culturali.
Insomma, negli stessi giorni ci saranno due palchi a contendersi il Festival migliore, seppure in orari differenti, e quello dell’Ariston con una capacità di diffusione incredibilmente maggiore. Sarà infatti possibile seguire il “Sanremo” cristiano sui media vaticani e su Tele Padre Pio, con una diffusione certamente inferiore rispetto a quella della televisione pubblica.
Tuttavia si tratta di una testimonianza di non poco conto che va in controtendenza rispetto a quanto invece si vede ogni giorno nella società contemporanea. Portare la Parola di Dio sul palco di un Festival di Sanremo non può essere che un evento assolutamente entusiasmante.
Il bisogno di recuperare i valori cristiani nella musica popolare
Sul palco dell’Auditorium di Villa Santa Clotilde Opera Don Orione di Sanremo saliranno infatti 24 artisti per cantare emozioni, immagini e parole rivolte a Dio. Una staffetta musicale che precederà il Festival serale, quindi senza volontà polemiche di sovrapporsi. Ma per tanti cristiani, di fatto, si tratta di un’alternativa a dir poco “appetitosa”.
LEGGI ANCHE: Sanremo: prete amico di Amadeus, gli dà una bella tirata di orecchi
La direzione artistica sarà curata da Fabrizio Venturi, e tra i media partner ci sono Radio Vaticana e Vatican news e i canali televisivi Tele Padre Pio e Canale Italia, che seguiranno in diretta tutte e tre le giornate. Di fatto, in molti paesi quella che è denominata “musica cristiana” gode già di una grande popolarità e seguito, a differenza dell’Italia dove non è ancora riuscita a sbocciare in tutta la sua forza e bellezza.
Essendo l’Italia un Paese infatti dove da sempre la cultura cristiana sgorga nelle note degli autori di musiche e canzoni, spesso si è fatto fatica a distinguere i sentimenti cristiani e quelli che lo sono meno. Tutti gli artisti, a loro modo, hanno portato nei loro prodotti culturali una parte della propria fede o della propria cultura cristiana a cui appartengono.
LEGGI ANCHE: Festival: il Vescovo di Sanremo attacca e Amadeus si giustifica
Oggi, però, sempre più testi e musiche sembrano allontanarsi da quei valori di amore e devozione che professa la cristianità, per questo c’è sempre più bisogno di recuperarli, e anche in maniera radicale se necessario. Organizzando un festival “alternativo”, che non si può non seguire con grande entusiasmo.