Nel cuore del Veneto e in piena provincia di Treviso, si trova un importante luogo di culto, che non tutti conoscono: è l’Abbazia di Follina.
Un luogo sacro dalla storia medievale che, seppur conosciuta con il nome di Abbazia di Follina, vede la sua vera denominazione in “Abbazia di Santa Maria” o, meglio ancora (e come è conosciuta dagli abitanti del posto), “Abbazia di Sanavalle”.
Gestita, per molto tempo, dai monaci cistercensi, affonda la sua storia in piena epoca medievale. Conosciamola insieme ed addentriamoci anche noi in questo sacro luogo.
Abbazia di Follina: un luogo dal sapore medievale
Nel corso del nostro viaggio in quelli che sono i luoghi sacri sparsi per l’Italia da scoprire, oggi ci imbattiamo in un complesso monastico le cui origini risalgono all’epoca medievale. Stiamo parlando dell’Abbazia di Follina. Un luogo, gestito quasi sempre da una comunità di monaci cistercensi ma che, nel corso dei secoli, ha visto momenti di lustro quanto anche di decadenza.
La prima menzione dell’abbazia si trovava in un documento del 1127, attestante la vendita di tre campi da parte dell’abate Bernardo di Follina a un tale Arpone. Un complesso monastico esisteva dunque, ben prima dell’arrivo dei cistercensi, nella metà del XII secolo. Si trattava molto probabilmente di un monastero di benedettini dipendenti da San Fermo di Verona, in cui si venerava un’antica statua della Madonna.
Non è chiaro quando e come avvenne il passaggio all’ordine cistercense. Alcune fonti affermano che i benedettini cambiarono regola monastica, ma secondo altre, più verosimili, furono sostituiti da una nuova comunità. Gli “Annales Camaldulenses” affermano che è impossibile determinarne le origini dell’arrivo dei cistercensi, concludendo che “verso la metà del XII secolo l’abbazia benedettina di Follina divenne cistercense”.
L’avvicendarsi dei monaci cistercensi
Di certo Follina fu a lungo legata alle abbazie di Chiaravalle e di Cîteaux, i più importanti centri cistercensi rispettivamente d’Italia e d’Europa. Col tempo l’abbazia si arricchì di altre donazioni, raggiungendo l’apice dello splendore nel XIII secolo: nel 1268 venne edificato il chiostro, mentre tra il 1305 e il 1335 fu realizzata la chiesa.
A partire dal 1388, l’abbazia passò a Venezia. Durante la sua politica di espansione, la stessa Repubblica di Venezia si scontrò più volte con gli Sforza, i Visconti e con il Regno di Francia, nei cui territori si trovavano Chiaravalle e Cîteaux, e dalle quali Follina dipendeva. Vedendo quindi con diffidenza l’istituzione monastica, nel 1448 il governo ne chiese a papa Niccolò V la soppressione. L’abbazia fu così ridotta a un luogo qualunque e non più sacro.
Le opere artistiche di pregio presenti all’interno dell’abbazia
Dal 1807, dopo le soppressioni napoleoniche, i beni furono custoditi da don Bonifacio Baseggio, già monaco camaldolese. La chiesa, lasciata da quest’ultimo al comune di Follina nel 1819, fu eretta a parrocchia l’anno successivo. Dal 1915 vi risiede l’ordine dei Servi di Maria. Nel 1921 il cardinale Pietro La Fontaine incoronò la statua della Madonna, mentre papa Benedetto XV dichiarava la chiesa basilica minore.
Diverse sono le opere artistiche di pregio contenute nella chiesa dell’abbazia, a partire da un affresco di Francesco da Milano raffigurante una Madonna col Bambino tra due santi e un pregevole Crocifisso ligneo di età barocca. La torre campanaria, a pianta quadrata di stile romanico invece, è il più antico manufatto del complesso architettonico dell’abbazia.
Info utili: orari Messe e come raggiungerla
Oggi, l’Abbazia di Follina è visitabile tutti i giorni dalle ore 7:00 alle ore 12:00 e dalle ore 14:30 alle 19:00. Per quel che riguarda la celebrazione della Santa Messa, gli orari sono i seguenti:
- Il sabato alle ore 19.00
- La domenica e i giorni festivi alle ore 09:00 – 10:30 – 16:00
Come raggiungere l’abbazia? Dall’autostrada A1, proseguire per la A13 in direzione Spresiano. Successivamente, prendere SS13, SP34 e SP4 in direzione di Via Pallade a Follina.