Importanti conferme circa la statura di Nostro Signore Gesù arrivano da una particolare Croce conservata nell’Abbazia di San Nilo a Grottaferrata.
Si tratta di una copia esatta della Crux Mensuralis, la particolare tipologia di Croce che l’Imperatore Giustiniano fece costruire a metà del VI secolo. Come riporta Alteia, la Croce di Grottaferrata, paragonata alla Sacra Sindone, riporta la misura del corpo di Gesù. La Croce è conservata in una stanza all’interno dell’abbazia di San Nilo. Realizzata in porfido rosso, la Croce riproduce nel dettaglio la Crux giustinianea, alta 1,80 mt e con la particolarità del braccio orizzontale molto corto.
La Croce di Grottaferrata
La Croce conservata nell’abbazia di San Nilo riproduce in maniera esatta la Crux Mensuralis. Questa particolare tipologia di Croce, presenta il braccio orizzontale più corto del solito: le sue misure rispecchiano infatti le spalle di un uomo. Le conferme sulla statura di Cristo, derivanti da questa Croce, ci arrivano direttamente dalla storia. Sappiamo infatti che l’originale di questa Croce andò perduto nel 1204, ma molti studi sono stati effettuati su di essa. Già ai tempi di Giustiniano, l’illustre storico Procopio di Cesarea sosteneva che la preziosa croce “riporta la statura del Nostro Signore Gesù Cristo” (fonte Alteia).
Altre conferme sulla statura di Gesù
A dar credito agli studi sulle misure esatte del corpo di Gesù non vi è solo l’illustre fonte storiografica rappresentata da Procopio di Cesarea. A intervenire sull’argomento è uno dei più grandi studiosi della Sindone, Monsignor Ricci. Infatti, come riporta Alteia, lo studioso ha confermato che le misure della Croce giustinianea corrispondono esattamente a quelle della Sindone e che dunque, chi l’aveva realizzata, aveva potuto effettuare precisi calcoli partendo proprio dalla Sindone, che ai tempi si trovava ancora a Gerusalemme. La Croce, insieme alla Sindone, confermano una statura di 1,80 mt.
Dal XIII al XVII secolo
In molti, nel corso della storia, si sono occupati della statura del corpo di Gesù. Dopo Procopio di Cesarea (VI secolo), diverse conferme ci arrivano dai miniaturisti del Medioevo e dagli scrittori di Età Moderna. Infatti, della famosa Crux Mensuralis, ci parla un miniaturista del XIII secolo che ha rilasciato la sua testimonianza in un codice conservato nella Biblioteca Laurenziana di Firenze. Ancora, nella prima metà del Seicento, Chifflet pubblicò il De Linteis Sepulchralibus Christi Servatoris, nel quale la Sindone era paragonata al Sudario di Besançon, le cui prime tracce documentate risalgono al 1523 e che tuttavia fu distrutto durante la Rivoluzione Francese. Anche Chifflet parlava di un’altezza di 1,82 mt.
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Fabio Amicosante
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