All’uscita del Policlinico Gemelli, papa Francesco ha abbracciato una coppia di genitori colpiti col cuore spezzato da un dolore immenso.
Quello che è seguito è stato un momento toccante e di preghiera, dove il Papa ha fatto sentire la propria concreta vicinanza nel momento più buio della vita di una famiglia. Come ha fatto Gesù con ognuno di noi.
Oggi, Domenica della Palme, ha inizio anche la Settimana Santa che culminerà con la Passione di Gesù. Il Salvatore si addentra così nel mistero del dolore innocente, inquietante compagno di sempre dell’umanità. Svuotando sé stesso, come dice San Paolo ai Filippesi (seconda lettura di oggi), per assumere la condizione di servo obbediente fino alla morte in croce.
Cristo non svela il mistero della morte né sopprime la sofferenza: li prende su di sé, se ne fa carico. Di fronte al male, ha scritto il poeta Paul Claudel, Gesù non dà altra spiegazione che la sua presenza. Non distrugge la croce: vi si sdraia sopra.
Davanti al dolore umano la parola resta muta. Come dare volto all’inesprimibile? Come dare voce all’indicibile? Ma Cristo è la Parola di Dio fatta carne: è venuto a darci un segno visibile e tangibile dell’amore del Padre, per attirarci a Lui nella notte di questo mondo.
La vicinanza del Papa a una famiglia nel dolore
Ritroviamo tutta la concretezza di questo amore redentore nell’episodio che ieri ha visto protagonisti, oltre a papa Francesco, una mamma e un papà affranti dalla sofferenza.
Appena dimesso dal policlinico Gemelli dove era stato ricoverato per una bronchite infettiva, sabato mattina il pontefice si è fermato per incontrare la folla di persone che lo attendeva per salutarlo.
Tra loro anche una coppia straziata dal dolore più terribile per un genitore: la perdita di un figlio. Così mamma Serena, insieme a papà Matteo, si è avvicinata piangente a Papa Francesco per raccontargli della morte della figlioletta Angelica, spirata nella notte in ospedale.
La donna si è avvicinata dietro alla 500 bianca e Francesco ha ascoltato il suo racconto di dolore consolandola mentre, tra le lacrime, condivideva il suo dramma di madre. «Santo Padre, non ce la faccio più: preghi per noi», ha detto mamma Serena al Papa, posando la testa sulla spalla di Francesco. Il Papa l’ha abbracciata stringendola forte al petto, le ha dato un bacio mentre lei continuava a ripetere «Grazie, grazie…».
La preghiera di Francesco insieme ai genitori di Angelica
La piccola Angelica soffriva di una malattia genetica. Aveva solo quattro anni: è morta al Gemelli alle 21:30 di venerdì. Il padre della bambina, Matteo, ha ricordato a Francesco che aveva incontrato la bimba quanto era nata da poco, durante la visita del 23 giugno 2019 nella parrocchia di Santa Maria Consolatrice a Casal Bertone. «Lei l’ha conosciuta perché nel 2019 è venuto a Casal Bertone e l’ha tenuta in braccio», gli ha detto papà Matteo.
Dopo l’abbraccio commosso Francesco ha invitato i due genitori a pregare insieme, prendendo le loro mani prima di benedirli. Davanti agli abissi del dolore umano non resta che questo: alzare lo sguardo al cielo. Piangere, innalzando gli occhi.
Come ha ricordato proprio Francesco nell’omelia di oggi in Piazza San Pietro, Gesù si è caricato dei mali del mondo sulla croce affinché per chi «si vede perso in un vicolo cieco, sprofondato nell’abisso dell’abbandono, risucchiato nel vortice dei tanti “perché”, senza risposta, ci sia qualcosa di speranza. Lui per te, per me. Non è la fine, perché Gesù è stato lì e ora è con te».