Il referendum sulla modifica dell’ottavo emendamento della Costituzione irlandese che vieta la pratica dell’aborto è alle porte. Il prossimo 25 maggio, esattamente tra 2 giorni, gli irlandesi sono chiamati ad esprimere la propria preferenze e l’opinione pubblica è spaccata tra chi ritiene che l’aborto sia un diritto della donna e chi, sposando la posizione della Chiesa Cattolica e delle religioni in genere, ritiene invece che si tratti di un omicidio. Tra i tanti che si sono espressi a favore o contro tale pratica rientra in queste ultime ore anche il cantante Ed Sheeran, idolo delle nuove generazioni. L’artista ha chiesto ai movimenti pro life di non ergerlo a simbolo della loro lotta strumentalizzando una canzone da lui cantata in passato ‘Small Bump‘, chiamandosi fuori dalla contesa.
Il messaggio di ‘Small Bump’ e la posizione di Ed Sheeran
Nel corso di questi mesi molte persone appartenenti al movimento pro life hanno utilizzato il testo della canzone ‘Small Bump’ come esempio di amore per la vita e di condanna verso l’aborto. La canzone parla di una coppia che soffre per aver perso il figlio al quarto mese di gravidanza, la donna ha infatti avuto un aborto spontaneo. Nel raccontare questo dramma familiare Ed Sheeran si sofferma nei dettagli di quel piccolo corpo perfettamente formato che sarebbe presto diventato loro figlio e che per loro, ovviamente, lo era già.
Quella sofferenza dovuta all’amore per un figlio che ancora non era nato è stato interpretato come una condanna nei confronti dell’aborto, ma proprio in queste ore il cantante ci ha tenuto a precisare che il messaggio della canzone non era quello: “Sono stato informato che la mia canzone ‘Small Bump’ viene utilizzata per promuovere la campagna pro-life, e ritengo sia importante farti sapere che non ho dato l’approvazione per questo uso, e non riflette ciò che la canzone tratta”. Una doccia fredda per gli attivisti pro life che hanno accusato Ed Sheeran di ipocrisia per aver cantato dei versi in favore della vita ed aver adesso preso le distanze dalla lotta contro l’aborto.
Luca Scapatello