Ad offrire l’insegnamento più importante in merito alle tante questioni aperte sul tema dell’aborto è la Vergine Maria: i messaggi della Madonna chiariscono la natura di questo gesto.
Con gli incentivi sempre più presenti nella società alle pratiche di “privazione della vita”, perché di questo si tratta quando si parla di aborto, i messaggi della Vergine Maria, offertici ormai da qualche tempo, appaiono più che mai recenti e di estrema importanza. La Vergine sembra voler rispondere, in maniera diretta alle recenti linee guida emanate in merito all’aborto farmacologico, le quali prevedono la possibilità di assunzione della Ru486, cosiddetta pillola abortiva, fino alla nona settimana di gravidanza. Maria ci ricorda che l’aborto è un grave peccato, proprio perché si tratta di privazione alla vita.
La Madonna e il messaggio sull’aborto
Il primo messaggio che richiamiamo in questa sede, il messaggio che la Vergine annunciò a Medjugorje, il 1° settembre del 1992.
“L’aborto è un grave peccato. Dovete aiutare molto le donne che hanno abortito. Aiutate loro a capire che è un peccato. Invitatele a chiedere perdono a Dio e ad andare a confessarsi. Dio è pronto a perdonare tutto, poiché la sua misericordia è infinita. Cari figli, siate aperti alla vita e proteggetela”.
L’aborto e i bambini uccisi nel grembo
Nel corso di un altro importantissimo messaggio, la Vergine, a soli due giorni di distanza dal precedente, ha voluto riprendere la tematica dell’aborto, parlando, questa volta, di una vera e propria uccisione.
“I bambini uccisi nel seno materno sono ora come piccoli Angeli attorno al trono di Dio“.
La strage degli innocenti si ripete ancora
C’è poi un insegnamento, di estrema importanza, che la Vergine Maria ha voluto lasciarci, a distanza di qualche anno. Nell’ambito di un’apparizione a Medjugorje, il 2 febbraio del 1999, la Madonna lasciò un messaggio, tanto recente, quanto riflessivo.
“Milioni di bambini continuano a morire a causa dell’aborto. La strage degli innocenti non è avvenuta soltanto dopo la nascita di mio Figlio. Si ripete ancora oggi, ogni giorno”.
Fabio Amicosante