Qual è il primo miracolo riconosciuto di Madre Teresa di Calcutta? Una luce abbagliante esce dai suoi occhi e avviene l’inaspettato. Ma non tutti lo sanno.
Un atto di amore dal Cielo ha portato all’onore degli altari la Santa che amava servire i poveri tra i più poveri.
Madre Teresa di Calcutta (Skopje, Macedonia, 26 agosto 1910 – Calcutta, India, 5 settembre 1997), religiosa cattolica e fondatrice della congregazione delle Missionarie della Carità, è anche nota come la Santa della Carità.
I più poveri tra i poveri
Al secolo Agnes Gonxha Bojaxiu, Teresa nasce in Macedonia e a 18 anni corona il suo sogno di diventare suora missionaria entrando a far parte della Congregazione delle Suore Missionarie di Nostra Signora di Loreto.
Nel 1929 si reca in India, e due anni dopo emette i primi voti, col nome di suor Maria Teresa del Bambin Gesù, scelto per la sua grande devozione alla santa di Lisieux.
In India insegnerà per vent’anni in un collegio femminile nella zona est di Calcutta, una tra le città più povere al mondo. Un giorno, facendo gli esercizi spirituali in viaggio su un treno avverte una seconda forte chiamata: fonderà quindi la congregazione delle Missionarie della Carità, che si espanderà in tutto il mondo e condividerà la vita con i più poveri tra i poveri.
Quel miracolo
Molti miracoli sono legati ai santi, come anche a questa santa molto amata, miracoli silenziosi e costanti, spesso fondamentali per la vita dei fedeli, anche se spesso lontani dai riflettori del riconoscimento. Eppure, tra tutte le testimonianze che arrivano al vaglio della Congregazione delle Cause dei Santi, ce n’è sempre uno, in particolare, che può far scattare l’iter di beatificazione o canonizzazione del Beato o del Santo.
Un raggio che guarisce
Nel caso di Madre Teresa di Calcutta, diventata nella storia un simbolo di carità disinteressata, vissuta direttamente e insegnata a tutti, accadde che nel 1988, solo un anno dopo dalla sua morte, qualcosa cambia per sempre la vita di Monika Besra. Si tratta di una donna originaria di un piccolo villaggio a nord di Calcutta, che nel 1988 si ammala di tumore e, non riuscendo a pagare le spese sanitarie, chiede di essere accompagnata in un centro delle Missionarie della Carità.
Così, il 5 settembre la donna prega insieme alle suore. Lì accade qualcosa di straordinario: Monika vede quello che sembra un raggio di luce abbagliante uscire dagli occhi di Madre Teresa di Calcutta raffigurata in una fotografia.
Nel pomeriggio continua a pregare e appoggia un medaglione di Madre Teresa sulla protuberanza tumorale. Il mattino seguente quell’escrescenza è miracolosamente sparita.
La testimonianza
«Monika era l’ammalata più grave, quella per la quale provavamo maggiore compassione: rappresentava davvero, fra i tanti ricoverati nella nostra casa per i moribondi, “la più povera fra i poveri”»: così riferiva Suor Bartholomea. Si tratta della superiora del convento delle Missionarie della Carità situato in una cittadina indiana del Bengala, a 300 chilometri rispetto a Calcutta, dove avviene proprio quel miracolo grazie al quale la Congregazione delle Cause dei santi riconoscerà l’intercessione di Madre Teresa di Calcutta.
L’aiuto costante di Madre Teresa
«Il miracolo che ho ricevuto non è stato solo quello del 5 settembre 1998» Riporterà poi la stessa Monika. «Ogni giorno sento che la mia famiglia è sotto la costante protezione di Madre Teresa e tra noi regna la gioia. In più, ho scoperto in me il dono di aiutare gli altri: molti mi chiedono di pregare per loro, per la salute di qualche parente o amico, per la pace nelle famiglie in difficoltà. Io, molto semplicemente, mi rivolgo a Madre Teresa e alla Madonna: e spesso mi viene poi riferito che, per grazia di Dio, i risultati non sono mancati».
Sull’esempio di Madre Teresa
Il processo di beatificazione di Madre Teresa inizia ad avviarsi: verrà beatificata prontamente da san Giovanni Paolo II il 19 ottobre 2003 e canonizzata poi da Papa Francesco domenica 4 settembre 2016.
Oggi, in un contesto dove c’è sempre più bisogno di “missionari” e di carità, chiediamo l’intercessione di questa santa e che, sul suo esempio, possiamo essere anche noi quelle gocce nell’oceano che, da sole non possono fare niente, ma che tutte insieme possono fare tanto, nella volontà di Dio.
Elisa Pallotta