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Accade solo una volta all’anno | E’ il momento per incrociare lo sguardo della Madonna

Un momento di intensa spiritualità che tantissimi fedeli hanno vissuto, dalle prime luci dell’alba sino a notte inoltrata nonostante il freddo. Tutto per esser vicini a Lei.

Incrociare lo sguardo di Maria ancora dopo 147 anni, nel giorno in cui la sua sacra immagine arrivò per la prima volta a Pompei.

photo web source

Maria che scende fra i suoi fedeli

Era il 13 novembre del 1875 quando il quadro della Vergine arrivò a Valle di Pompei. Il suo arrivo non fu festoso e degno della Madre di Dio ma, ancora una volta, il suo nome è legato a quello del Beato Bartolo Longo.

E, ancora oggi, sono in tantissimi coloro che si recano, il 13 novembre, al Santuario della Beata Vergine di Pompei per ricordare e rinnovare la propria devozione alla madonna, nella giornata della “discesa del Quadro”, dall’altare verso il popolo di Dio.

Ieri sono stati più di 60mila i fedeli che, sin dalle 5 del mattino, si sono messi in fila nel piazzale antistante la Basilica, in attesa di poter entrare e porsi in ginocchio ed in preghiera davanti a Lei, che è stata posta ai piedi dell’altare per esser venerata da tutti. e così è stato sino a notte inoltrata, poiché tutti potessero pregarla, fino all’ultimo fedele posto in fila.

Una giornata intensa, particolare non interrotta neanche dal freddo e dalla pioggia. Dopo la pandemia, che aveva interrotto questo momento particolare, ora si è tornati a pregare davanti a lei. Ma non più con “il bacio a Maria” (per ragioni, ancora, di sicurezza): la giornata è stata trasformata, infatti, da quella del “bacio a Maria”, a quella dell’ “incrociare il suo sguardo”.

La giornata per “incrociare il suo sguardo”

Sostare lì, davanti a lei, guardarla negli occhi e permetterle di scrutare nel nostro cuore. Questo è ciò che hanno fatto i fedeli, tantissimi che, sfidando la pioggia ed il freddo, non hanno rinunciato a recarsi da Maria in questo giorno così speciale. C’erano tutti, in particolare anziani ed ammalati: tutti lì per incontrare la Madonna.

Alle ore 12, la recita, insieme all’Arcivescovo di Pompei, Monsignor Caputo, della Supplica alla Madonna di Pompei, il quale ha concluso la preghiera con una frase molto particolare: “Guardiamo negli occhi la Madonna del Rosario alla quale poter chiedere le grazie per i nostri cari e i nostri ammalati. Incrociamo gli occhi con Gesù che la Madre celeste tiene sulle sue ginocchia e invita a pregare” – ha detto.

Intorno all’una di questa notte, quando l’ultimo pellegrino ha potuto pregare dinanzi al quadro della Madonna del Rosario, la stessa sacra effige è stata riposizionata al suo posto, in alto sull’altare.

Ma perché si ricorda questo giorno così importante? Nel 1872, Bartolo Longo si recò nella Valle di Pompei per sistemare alcuni rapporti economici. In tale occasione ebbe modo di notare lo stato di abbandono in cui i circa 1.000 abitanti della zona vivevano e notò in quale stato di rovina si trovava la Parrocchia del Santissimo Salvatore. Un giorno, vagando per quei campi, Bartolo Longo sentì una voce misteriosa che gli diceva: “Se propaghi il Rosario, sarai salvo!”.

photo: ansa.it

E subito dopo udì l’eco di una campana lontana, che suonava l’Angelus di mezzogiorno; egli allora si inginocchiò sulla nuda terra a pregare fino al raggiungimento di una grande pace interiore, mai provata prima. Fu così che iniziò, ancora di più, a comprendere la sua missione, tanto che, nei 3 anni successivi, diffuse la devozione al Rosario di Maria fra la gente di Pompei.

Il 13 novembre, il quadro della Vergine arriva a Pompei

Ma per far sì che il popolo conoscesse Maria sempre più da vicino, gli occorreva un’immagine della Madonna del Rosario. Il 13 novembre 1875 si recò così a Napoli avendo in mente di acquistarne uno già visto in un negozio, ma caso volle che questa immagine sacra, molto vecchia e malandata, gli venisse data da una suora.

Bartolo Longo avrebbe voluto rifiutare quel dono, ma la suora insistette così tanto che, quello stesso 13 novembre, l’immagine giunse a Pompei su di un carro adibito al trasporto del letame e fu scaricato lì, con una lurida copertura, davanti alla chiesa del santissimo Salvatore.

Solo dopo un restauro completo ed approfondito, l’immagine su posta in quello che, poi, sarà proprio il Santuario voluto e fondato dallo stesso Bartolo Longo, notando come la devozione alla Vergine del Rosario fra i pompeiani, cresceva sempre di più.

Una devozione che, ancora oggi, è più viva che mai.

Rosalia Gigliano

Scritto da
Rosalia Gigliano

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