Continua a far discutere la scelta di Achille Lauro di presentarsi al Festival di Sanremo arricchendo la sua performance con l’imitazione della spogliazione francescana.
Achille Lauro ha deciso di presentarsi sul palco dell’Ariston imitando il celebre gesto della spogliazione francescana, a cui è dedicato il magnifico affresco nel ciclo giottesco della basilica superiore di Assisi. È una scelta, quella dell’artista veronese, che fa sicuramente discutere; sono infatti molti a chiedersi cosa ha spinto il cantante a muoversi in questa direzione. Perché prendere il modello di San Francesco e gettarlo nella performance canora, in mondovisione?
Achille Lauro e la spogliazione
È certamente, quello francescano, un modello gradito all’opinione pubblica, tanto da essere reso più volte oggetto di strumentalizzazione nel corso della storia. Il parallelismo tra la figura (e le gesta) del Santo assisiate e il modello di bontà e semplicità è ormai insito nell’immaginario collettivo e, quando si vuole lanciare un messaggio, lo si fa attraverso la straordinaria figura di Francesco. Ma veniamo alla spogliazione: si ha un’effettiva percezione del significato di quel gesto? Francesco con la radicale scelta di nudità si è completamente affidato a Dio, è forse questo il messaggio che il rapper ha voluto lanciare?
La risposta di Assisi
L’eco della performance sanremese è arrivata fino al cuore della spiritualità francescana, Assisi, dove ha preso parola il direttore della Rivista San Francesco, Padre Enzo Fortunato. «Vorrei rispettare la sincerità dell’intenzione», ha spiegato il direttore, dal momento che l’artista ha fatto riferimento sui suoi canali social alla celebre scena attribuita a Giotto. Tuttavia, ciò che rimane discutibile è “il modo e, forse, il luogo”.
La nudità di Francesco
Come ha più volte dichiarato anche Padre Alfredo Maria Morselli, che ha commentato l’accaduto, chi si appella al Santo di Assisi dovrebbe dare ai poveri tutte le sue sostanze, vivere castamente, sottoporsi a digiuni e penitenze, questa è la vera via francescana. La nudità francescana è un gesto di completo affidamento e, seppur nelle buone intenzioni, “non possiamo ridurre quella scelta di radicale nudità e affidamento a Dio che si rivela come Padre di ogni uomo a delle paillettes color carne” (Enzo Fortunato).
In conclusione, consigliamo, per una conoscenza più approfondita, un’interessante lettura di argomento: La nudità di Francesco. Riflessioni storiche sulla spogliazione del Povero di Assisi, M. Bartoli, Ed. Biblioteca Francescana.
Fabio Amicosante
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