È lutto nel Paese per la scomparsa di uno dei più grandi divulgatori scientifici del nostro tempo. Il ricordo commosso che arriva dal figlio e da tante personalità pubbliche per un figura che ha segnato l’immaginario pubblico mettendo al centro la cultura e l’istruzione.
Piero Angela nacque a Torino nel 1928 e iniziò la sua carriera giornalistica in Rai come cronista radiofonico, prima di diventare inviato e conduttore del tg. Negli anni ha poi guadagnato una popolarità unica grazie ai suoi programmi di divulgazione scientifica.
Programmi come Quark e Superquark sono infatti entrati nell’immaginario pubblico italiano, diventando quasi gli antesignani di una tradizione documentaristica televisiva nel nostro Paese. La camera ardente per l’ultimo saluto sarà allestita il 16 agosto, dalle 11.30, in Campidoglio, a cui farà seguito il funerale laico. “Buon viaggio papà”, ha scritto su Twitter il figlio Alberto Angela, anche lui divulgatore scientifico.
Piero Angela: marito, padre e amico
La figura di Piero Angela è indissolubilmente legata alla scienza spiegata dentro le case degli italiani, a partire dal suo soggiorno televisivo. Caratteristiche che lo fanno sentire una persona estremamente vicina, quasi un conoscente, anche se i giornali parlano di una figura molto riservata. Il padre di Piero, Carlo, era un medico antifascista che salvò decine di ebrei ricoverandoli nella clinica psichiatrica che dirigeva in Piemonte, e per questo fu nominato “giusto tra le nazioni”. Dopodiché Carlo divenne viaggiatore e infine condusse un piccolo programma radiofonico di divulgazione scientifica.
Come anche il figlio, Alberto, per il quale Piero registrò persino l’audio della nascita. “Quelli sono momenti magici, è un’emozione che rimane per tutta la vita”, raccontò in seguito ai giornali. Con la moglie, Margherita Pastore, si parlò di un colpo di fulmine, che lo portò a fare parte di quella percentuale di innamorati che ha il privilegio di vivere questo stato di grazia, come raccontò. Anche se, confessò, non le disse mai “ti amo”, Si giustificò dicendo che il dialetto piemontese non prevede il verbo amare, e per questo la riempì di “ti voglio bene”.
L’ultimo messaggio di Piero Angela è stato lanciato al sito Internet del suo programma SuperQuark, rivolto ai telespettatori. “Cari amici mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi”, ha scritto. “Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire”. Aggiungendo: “È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio”.
Il cordoglio di Mattarella e Draghi per la morte di Piero Angela
“Provo grande dolore per la morte di Piero Angela, intellettuale raffinato, giornalista e scrittore che ha segnato in misura indimenticabile la storia della televisione in Italia, avvicinando fasce sempre più ampie di pubblico al mondo della cultura e della scienza, promuovendone la diffusione in modo autorevole e coinvolgente”, sono le parole pronunciate dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Che ha espresso le sue “condoglianze più sentite e la mia vicinanza alla sua famiglia, sottolineando che scompare un grande italiano cui la Repubblica è riconoscente”, ha aggiunto il capo dello Stato.
“L’Italia è profondamente grata a Piero Angela”, è quanto invece detto dal premier Mario Draghi. “È stato maestro della divulgazione scientifica, capace di entrare nelle case di generazioni di italiani con intelligenza, garbo, simpatia. Le sue trasmissioni e i suoi saggi hanno reso la scienza e il metodo scientifico chiari e fruibili da tutti. Il suo impegno civile contro le pseudoscienze è stato un presidio fondamentale per il bene comune, ha reso l’Italia un Paese migliore. Piero Angela è stato un grande italiano, capace di unire il Paese come pochi. Ai suoi cari, le condoglianze del Governo e mie personali”.