È morto Silvio Berlusconi, protagonista indiscusso degli ultimi decenni della storia italiana.
Imprenditore nel campo dell’edilizia, della televisione e dell’editoria, del calcio. Ma anche uomo politico e delle istituzioni. Sono state tante le vesti indossate da una personalità poliedrica e carismatica, capace di segnare in profondità la vita del nostro Paese.
Silvio Berlusconi è morto alle 9:30 di stamattina all’ospedale San Raffaele di Milano, dove da alcuni giorni era ricoverato dopo che ad aprile era finito in terapia intensiva a causa di una grave forma di polmonite, legata a una leucemia cronica che lo aveva colpito.
Al capezzale dell’anziano leader di Forza Italia, 86 anni, c’erano il fratello Paolo e i figli Marina, Pier Silvio, Barbara e Eleonora. Nato a Milano il 29 settembre 1936, Berlusconi ha segnato profondamente la vita pubblica italiana. Dopo aver iniziato l’attività imprenditoriale nel campo dell’edilizia, Berlusconi diventerà famoso come imprenditore televisivo di successo (Fininvest e Mediaset). In questa veste si rivelerà uno dei pionieri delle tv private, ma anche attore di primo piano nel settore dell’editoria (giornali e case editrici).
Da Mediaset a Forza Italia, passando per il Milan
Ma la grande popolarità gli verrà soprattutto con lo sbarco nel mondo del calcio dopo l’acquisto, nel 1986, del Milan. Sotto la sua gestione il club rossonero, in pieno declino all’epoca, si risolleva al punto di entrare nel Gotha mondiale del calcio. Così il Milan collezionerà trofei in campo nazionale e internazionale, rivoluzionando e spettacolarizzando l’immagine di questo sport.
Nel 1993 comincia una nuova fase della vita di Silvio Berlusconi, con la discesa in campo nell’arena della politica e la nascita di Forza Italia, la creatura politica della quale per trent’anni sarà indiscusso leader. Anche in politica Berlusconi porta il marchio di fabbrica della sua esperienza da imprenditore nel campo dei mass media e dello sport.
Con lui la politica italiana si spettacolarizza e la sua figura sarà spesso al centro di passioni contrastanti: amato o odiato in maniera altrettanto viscerale. Segno di quella nuova fase della politica (la cosiddetta “politica spettacolo”) dove i leader si “divizzano” guadagnando in fascino e seduzione quanto hanno perso in rigore e aplomb istituzionale, con conseguente confusione tra vita pubblica e vita privata.
Un premier da record che ha studiato dai salesiani
Berlusconi sarà per quattro volte presidente del Consiglio (battendo ogni record) e fino all’ultimo è rimasto, per carisma e longevità politica, uno dei protagonisti di primissimo piano della scena politica.
Anche la sua vita privata è stata piuttosto turbolenta. L’ex premier è stato sposato due volte. Dal primo matrimonio (durato vent’anni, dal 1965 al 1985) con Carla Elvira Dell’Oglio ha avuto due figli. Marina e Pier Silvio. Dopo aver divorziato, è convolato a nozze con Veronica Lario, sposata con rito civile nel 1990. Dalla seconda unione sono nati altri tre figli: Barbara, Eleonora e Luigi.
Molto legato alla sua Brianza, amava ricordare di aver studiato dai salesiani e di avere otto zie suore almeno una delle quali – ha rivelato scherzando, ma non troppo – lo avrebbe visto bene con la porpora cardinalizia. Anche la madre di Berlusconi, Rosa Berlusconi, era una donna di profonda fede cristiana, morta nel 2008 a 97 anni col rosario in mano.
La figura di Silvio Berlusconi rimane molto complessa alla luce di decenni di lotte politiche, scandali privati e controversie giudiziarie. Per certi versi una figura molto italiana, con quella sua umanità ricca di pregi e difetti, vizi e virtù tipici del nostro Paese.
Non è certo questa la sede per dare un giudizio complessivo o stilare un bilancio che spetterà ai posteri. Qui ci interessa soprattutto il giudizio che conta: il giudizio ultimo, noto a Dio solo. Non possiamo perciò che invitare ad accompagnare Silvio Berlusconi con la preghiera, in particolare con la recita del santo Rosario tanto caro alla mamma di quello che gli italiani hanno continuato a chiamare il Cavaliere.