Commozione al funerale di don Piergiorgio Perini, pioniere delle Cellule di Evangelizzazione. Grande il suo insegnamento sul ruolo missionario della Chiesa.
L’obiettivo di don Perini, durante tutto l’arco della sua vita, fu quello di restituire alla Chiesa il ruolo, ma soprattutto la dimensione di “Famiglia di Dio”. Il Sacerdote, tornato alla Casa del Padre lo scorso giovedì, è stato un grande maestro in termini di evangelizzazione e riscoperta del vero ruolo della Chiesa. Nel recente passato, anche Papa Francesco ha accolto il suo insegnamento, quando lo incontrò nell’Aula Paolo VI, insieme ai volontari dell’organismo da lui fondato: le Cellule di Evangelizzazione.
Ieri l’ultimo saluto a don Perini
La comunità cristiana ha potuto salutare il pioniere dell’Evangelizzazione ieri mattina, quando sono stati celebrati i suoi funerali. A prender parola, nel commosso e delicato momento, è stato il suo successore, le cui parole sono state riportate dal portale Vatican News: “Mi ha insegnato che la Parrocchia deve essere missionaria, altrimenti perde la sua anima”.
L’evangelizzazione si fa “strada facendo”
Don Pigi – così la comunità cristiana era solito chiamarlo – non mancava mai di riportare, a scopo di insegnamento, i passi del Vangelo. Tra tutti, quelli che stavano più a cuore al Sacerdote, erano quelli del Vangelo di Matteo. Nello specifico, don Pigi richiamava spesso l’episodio evangelico in cui gli Apostoli vanno a due a due a evangelizzare il popolo. Ricorda ancora il suo successore che don Perini “notava e ci faceva notare come si sottolinea che l’evangelizzazione si fa strada facendo”.
Le “Cellule dell’Evangelizzazione”
Don Perini aveva portato nelle parrocchie milanesi l’esperienza maturata nella comunità di St. Boniface. Insieme a una quarantina di collaboratori, il Sacerdote portò dunque nelle “sue” parrocchie il progetto “Cellule dell’Evangelizzazione“, una realtà oggi diffusa in tutto il mondo. L’obiettivo di don Pigi era proprio quello di far riscoprire la vera natura della Chiesa. Troppo spesso, ripeteva don Perini, “la Chiesa si presenta come un insieme di attività organizzative, ma senza anima”. Con il suo progetto, il Sacerdote ha voluto mostrare come “La crisi di identità della Chiesa viene da quando non si riconosce più missionaria”.
Fabio Amicosante