Era l’unico frate superstite tra quelli che avevano assistito il Santo cappuccino di Pietrelcina fino al suo ultimo respiro. Ora lo ha raggiunto in Cielo.
Frate Marcellino Iasenzaniro si è spento all’età di 91 anni, dopo una vita dedicata a Cristo, alla preghiera e, in un periodo, anche a Padre Pio. Il ruolo di assistente del Santo Frate è stato un vero e proprio privilegio per lui, un ricordo vivo che ha portato con sé fino all’ultimo.
La morte di Fra Marcellino
Si è spento ieri, a 91 anni, fra Marcellino. Era l’ultimo frate che aveva assistito Padre Pio e collaborato con lui nella sua vita terrena, dal 26 aprile al 26 settembre 1965. Ebbe il ruolo di suo assistente personale e, per questo motivo, il Tribunale ecclesiastico diocesano della Causa di beatificazione e canonizzazione lo chiamò a deporre e testimoniare proprio sulle virtù di San Pio.
Fra Marcellino, classe 1930, era della provincia di Campobasso, ed era entrato in convento all’età di 16 anni. Ordinato sacerdote nel 1954, ed aver proseguito i suoi studi prima a Roma e poi a Milano, sentiva dentro di sé qualcosa che non andava.
Il primo consiglio che gli diede Padre Pio
Non se la sentiva di continuare a studiare e, per questo, chiese del tempo prima di dare una risposta. Confidò a Padre Pio questo suo particolare momento, e il Santo Frate gli rispose: “Fai quello che dicono i Superiori, altrimenti te ne pentirai per tutta la vita”.
Fra Marcellino obbedì. Fu insegnante, direttore spirituale, ma soprattutto frate e sacerdote ed aveva solo 22 anni quando conobbe il Frate con le stimmate. Arrivò, infatti, a San Giovanni Rotondo come gestore della corrispondenza in lingua italiana. Era il 1952, e soggiornò lì per 2 mesi.
Ha assistito Padre Pio in un periodo della sua vita
Vi tornò, anche, nel 1955 e, infine, dal 26 aprile al 26 settembre 1965 per assistere personalmente proprio Padre Pio, ormai anziano. Dal 1995 svolse periodicamente il suo servizio come ministro del sacramento della Riconciliazione a San Giovanni Rotondo, dove fu trasferito definitivamente nel 2004.
La malattia
Tre anni fa, una malattia neurodegenerativa, che gli ha sottratto progressivamente le capacità mentali e poi l’equilibrio fisico. I suoi funerali si terranno, a San Giovanni Rotondo, oggi alle 11.30 e saranno in diretta su Padre Pio Tv, per premettere a tutti coloro che l’hanno conosciuto di dargli l’estremo saluto, anche in via tv, sempre per il pieno rispetto delle norme anti Covid.
LEGGI ANCHE: Fra Modestino, l’incontro con Padre Pio: “Mi fulminò con lo sguardo”
ROSALIA GIGLIANO