Fa male apprendere che un ragazzino di 15 anni disabile dalla nascita (affetto da diplegia) è stato dileggiato da due coetanee mentre camminava per il centro di Bergamo con la madre per andare a prendere un gelato. Il ragazzo aveva fatto compagnia alla madre che doveva sbrigare delle commissioni per tutta la mattina, quindi come premio la donna gli aveva promesso che sarebbero andati a prendere un gelato in centro. Giunti all’altezza di un semaforo pedonale si sono fermati accanto a due ragazze per attendere che il semaforo scattasse e permettesse loro di attraversare. Una volta scattato il semaforo la donna si è accorta che le due adolescenti ridevano rumorosamente e girandosi ha notato che una di loro imitava la camminata del ragazzo disabile. Furiosa per la mancanza di rispetto la donna stava per fare una ramanzina alle ragazze, ma il figlio l’ha fermata dicendole: “Mamma, le persone così ignoranti vanno ignorate, io faccio così”.
15enne disabile dileggiato in strada: il post di denuncia di mamma Erika
Colpita dalla lezione di maturità che il figlio le aveva dato, Erika ha lasciato perdere le due ragazzine ed ha continuato il programma di giornata. Tornata a casa però ha affidato a Facebook la sua rabbia per quel comportamento inappropriato, raccontando l’accaduto ai suoi contatti senza negarsi il diritto di commentare la pochezza e la vuotezza di queste nuove generazioni e di accusare in parte la categoria genitori (senza escludersi) per questo: “Ora mi chiedo ma che società stiamo creando?”
Ai genitori suoi coetanei si rivolge poco dopo all’interno dello stesso post chiedendo loro attenzione nell’educazione dei propri figli nei confronti delle persone disabili: “Mi rivolgo a tutti i miei coetanei che ormai sono genitori ma voi insegnate ai vostri figli a guardare le persone diversamente abili con occhi di ammirazione anziché dire a loro di non guardare oppure evitare l’argomento?! Perché loro sono i veri supereroi, non chi spende 600€ a serata o chi ha le scarpe all’ultima moda,solo chi affronta la vita in mille difficoltà sa insegnarne il vero valore”.
Luca Scapatello