Grazie ad un servizio di ‘Barcroft Tv‘ (emittente americana) siamo venuti a conoscenza della storia di Gabi Shull, un adolescente che dopo aver subito un amputazione per evitare che l’osteosarcoma si diffondesse adesso vive una vita da normale teenager e balla a livello competitivo. Nel video in questione (che vi proponiamo in calce alla notizia) Gabi spiega di aver capito di aver un problema quando è andata a pattinare con degli amici ed ha sentito un forte dolore al ginocchio.
Qualche giorno dopo la madre, Debby Shull, l’ha portata in ospedale per una visita ortopedica e la diagnosi è stata tremenda: osteosarcoma. I medici hanno detto alla donna che era necessaria un amputazione e che la ragazza avrebbe avuto bisogno di una protesi. L’impatto con la diagnosi è stato duro per Gabi, la ragazza si chiedeva perché stesse capitando proprio a lei e la madre le ha risposto: “Sai, delle volte le cose brutte capitano alle persone buone, noi non sappiamo il perché ma dobbiamo fare del nostro meglio per superare la situazione”.
La rotation plasty ed il ritorno alla normalità
Una delle preoccupazioni più grandi di Gabi era quella di non poter più partecipare alle lezioni di danza, sua grande passione sin da quando era bambina. Così i medici le hanno proposto una tecnica chirurgica particolare, la Rotation plasty, ovvero un amputazione della gamba dal ginocchio fin sopra la caviglia che permettesse di legare la caviglia ed il piede al contrario al fine di creare un movimento simile al ginocchio. L’operazione è andata per il meglio, ma la riabilitazione è durata un anno.
Passato quel periodo difficile Gabi è tornata a danzare ed ora, insieme alle coetanee, balla a livello agonistico mostrando una forza di volontà superiore al normale. Tutti hanno imparato ad ammirarla per il suo coraggio, e per il suo altruismo: la ragazza, infatti, lavora con l’associazione ‘The Truth 365’ aiutando i bambini affetti dal cancro ad avere speranza per il futuro. Da grande, dichiara Gabi, vorrà ampliare il suo impegno contro il cancro magari come infermiera oppure come oncologa pediatrica.