Un altro attacco alla comunità cristiana in Africa è costato la vita a 16 persone tra le quali c’è anche il sacerdote della Chiesa Notre Dame di Bangui, padre Albert Toungoumalè-Baba. Secondo quanto riferito da siti d’informazione religiosa la chiesa è stata attaccata mentre i fedeli seguivano la Messa domenicale: intorno alle 12 un gruppo di uomini armati ha cominciato a lanciare delle bombe a mano sulla chiesa cattolica, poi di seguito su una moschea e su alcune strutture ospedaliere che si trovano nel centro della città. L’attacco non è stato, dunque, indirizzato ad una sola confessione religiosa, ma ha assunto un significato diverso, quello di un tentativo di destabilizzazione della intera comunità di Bangui.
Quale che fosse l’obbiettivo dietro l’attacco, i fatti mostrano l’ennesimo attacco ad una comunità cristiana in una repubblica africana. I cristiani si trovano in costante e serio pericolo in questi paesi e la comunità religiosa chiede a gran voce un intervento più risoluto del governo e delle forze dell’ordine contro gli estremisti che minano la serenità e la vita delle persone. Intervenuto in seguito all’attacco di domenica, monsignor Nzapalainga, Arcivescovo della diocesi di Bangui, invoca l’intervento delle forze ONU che si trovano sul territorio affinché venga fatta luce sui crimini di domenica, quindi manifesta la sua inquietudine per un Paese che in dieci anni ha visto solo incrementare la violenza per le strade: “Cosa sta succedendo, è in corso una manipolazione? C’è una strumentalizzazione, c’è una volontà di dividere il Paese? C’è una agenda nascosta?. Da decenni, cosa abbiamo fatto di questo Paese. Colpi di Stato, ribellioni a ripetizione. Il risultato è davanti a noi: morti, saccheggi e distruzione e gli ultimi eventi drammatici ci ricordano che la violenza non è una soluzione ai nostri problemi”.
Antonio Tajani denuncia la violenza contro i cristiani in Africa
L’ennesima sanguinosa tragedia africana non è passata sotto silenzio in Europa dove il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani ha voluto esprimere il proprio cordoglio: “Si fermi il genocidio dei cristiani, esprimo a nome del Parlamento europeo le più vive condoglianze alle famiglie delle vittime delle recenti persecuzioni religiose e degli attentati terroristi”. Tajani ha concluso il suo intervento a Bruxelles esortando gli Stati europei a non girarsi dall’altra parte quando si verificano episodi simili: “Questo parlamento dice basta, non ci possiamo rassegnare a vedere persone trucidate per il solo fatto di professare la loro fede”.
Luca Scapatello