Il nostro spirito cristiano ci induce ad essere attenti verso i fratelli e i loro bisogni. Chi ama Gesù, ama come Gesù e si prodiga per risollevare le sorti di coloro che vivono ai margini della società e della dignità umana.
Nel mondo, ci sono molte organizzazioni che cercano di arrivare agli “altri in difficoltà”. Esse potrebbero aver bisogno anche del nostro contributo o nel nostro supporto, delle nostre preghiere.
Per questo motivo, vogliamo raccontarvi la storia della AGCOnlus (Associazione Opere di Misericordia Apostole di Gesù Crocifisso), ispirata a Padre Pio.
Per farlo, ci affidiamo alla testimonianza del dottor Filiberto De Caro, uno dei promotori più devoti.
“Nel raccontare la storia della nostra Onlus, non posso non tenere presente che ogni storia, a mio avviso, non inizia mai dal momento della “messa in opera”, ma affonda le radici in tempi non sospetti, che sono nelle mani di Dio”.
AGCOnlus, ispirata a Padre Pio da Pietrelcina
Lei è un dottore. Dunque, per vocazione -potremmo dire- è abituato ad aiutare gli altri. Qual è stato il momento della sua vita in cui ha sentito la necessità di varcare i confini della nostra terra e di dirigersi oltre, seguendo il suo impeto solidale?
“Sono un medico pediatra e, tanti anni or sono, avevo come paziente, tra i tanti, una bimba che sarebbe diventata Suora.
Lei stessa mi fece conoscere l’Ordine a cui apparteneva: Suore Apostole di Gesù Crocifisso, fondato dal Rev.mo Padre don Domenico Labellarte, figlio spirituale di San Pio da Pietrelcina.
Da qui, ebbe inizio anche la conoscenza del loro apostolato in vari Paesi, tra cui le Filippine, dove avevano fondato una Missione nel 1990”.
AGCOnlus: il racconto della Suora e dei bambini malati
Cosa la colpì tanto del racconto di quella Suora, sua ex paziente/bambina, da indurla ad impegnarsi per i progetti caritatevoli che porta avanti tutt’ora?
“Un giorno del 2005 ,“casualmente” la Madre Generale delle Suore Apostole Suor Maria Saveria Palmisano ci fece vedere delle immagini registrate, di un suo recente viaggio nelle Filippine, che mostravano una realtà dolorosa e straziante di bambini e malati, abbandonati al loro destino.
Anche la casa di accoglienza che avevano era minimale e molto modesta.
Quello che non mancava era l’amore e la gioia delle Suore che lavoravano alacremente con il poco che avevano.Quello stesso giorno, io e mia moglie, decidemmo di prenderci cura di loro”.
Dottor Filiberto, leggo tutto ciò che state realizzando sul sito https://www.agc-onlus.net; leggo anche che i vostri progetti sono stati realizzati in molti luoghi con lo scopo di portare aiuti alla gente dimenticata, anche dalle istituzioni locali o statali. Le domande che vorremmo porle, in merito, sono tantissime. Vorremmo comprendere, ad esempio, come si riesce a superare ogni barriera, anche burocratica, e ad arrivare ad elargire degli aiuti di primaria necessità a quelle popolazioni? Basta davvero affidarsi alla divina Provvidenza?
La Provvidenza divina non delude mai
“E’ accaduto proprio questo! Intanto, era necessario garantire ai bambini della missione un piatto di riso, ogni giorno. Poi, avremmo pensato alle altre necessità, potendo contare sulla grande abnegazione delle Suore.
Decidemmo di dislocare, oltre che nel mio studio medico, in altri studi medici, in farmacie e negozi di vario genere, delle cassettine caritative. Incontrammo il favore di tante persone!
Organizzammo con le Suore una rete per le adozioni a distanza. A noi, si unì un sacerdote amico: don Nicola Laterza”.
La casa di Padre Pio per i bambini
Ci parla del progetto per la sistemazione della “Home for children’sS.Pio”?
“Certamente. Innanzitutto, cominciammo i lavori per ristrutturare la casa, che era molto precaria, modesta. Dovevamo soprattutto ingrandirla, sopraelevarla, realizzarvi un refettorio e fornirla di suppellettili come letti (i bimbi e le Suore dormivano su stuoie), armadietti e tanto altro per accogliere quanti bussavano alla porta delle Suore.
Come raccogliere i fondi, ce lo suggeriva davvero la divina Provvidenza, che mai ci ha abbandonato! Si organizzarono decine e decine di iniziative di vario genere e la risposta della cittadinanza fu notevole e al di sopra di ogni aspettativa: grazie a Dio!”.
Eravate, però, ancora un gruppo di persone e benefattori non organizzati in una Onlus. In seguito, avete fatto anche questo passaggio. Vero, dottor Filiberto?
“Esatto. Col tempo, si sentì l’esigenza di costituire una Onlus. Altri amici, profondamente toccati dalla grazia, si unirono a noi.
Con la Onlus, abbiamo allargato il bacino dei benefattori, sia attraverso offerte liberali, che con il 5 x mille. Fu anche questa un’illuminazione divina!
La Cittadella della Divina Misericordia
Infatti, di lì a poco, riuscimmo ad acquistare un terreno dove ora sorge la “Cittadella della Divina Misericordia don Domenico Labellarte”, dove è stato realizzato un ambulatorio medico, dentistico e una mensa-oratorio.
Il centro medico provvede al sollievo dei poveri con visite mediche e distribuzione di farmaci per gli ammalati che vi giungono. Ogni anno, si offrono oltre 2400 prestazioni gratuite, a pazienti provenienti da molti villaggi del circondario, ai quali è offerto anche il pranzo e il vestiario.
Molte malattie sono provocate da carie e/o problemi dentali.
E’importante, soprattutto per i bambini, questo presidio medico, che conta ben 3 sedie odontoiatriche. Più di 600 persone all’anno ne usufruiscono gratuitamente, perché la sanità nelle Filippine è a pagamento.
La mensa-oratorio è stata realizzata allo scopo di rispondere ai bisogni fondamentali dei bambini di “strada”, ai quali si offre cibo, vestiario, formazione cattolica e attività per imparare diversi mestieri, come cucito, ricamo, realizzazione di ciabatte, etc…
Come offrire supporto spirituale e cibo ai poveri
Tra le diverse attività delle Suore, una fondamentale è quella di cercare Gesù nei più poveri come i malati gravi, ma anche la visita ai villaggi sperduti nella foresta o alla città che sorge sulla montagna di rifiuti di Davao (Smoky Mountain). Oltre al supporto spirituale, si porta loro cibo, vestiario, quaderni, penne, giocattoli e tutto ciò di cui potrebbero aver bisogno!”.
Ciò che il suo “gruppo di lavoro” ha realizzato sinora è davvero ammirevole, ai nostri occhi e a quelli di Dio! Siete riusciti anche ad arrivare in altri luoghi, oltre che nelle Filippine?
“La nostra Onlus è solo una piccola cellula che lavora alacremente, occupandosi e stando accanto alle Suore Apostole di Gesù Crocifisso, ma non è sorda di fronte ai bisogni delle realtà locali.
Oltre a sostenere nella nostra cittadina -Santeramo in Colle (Ba)- alcune famiglie disagiate, infatti, ha realizzato un ambulatorio medico dove si dispensano prestazioni sanitarie gratuite e si offre, ai più bisognosi, un contributo mensile per l’acquisto dei farmaci in fascia C (quelli a pagamento) e tutto questo in collaborazione con la Caritas cittadina.
Intanto, con santo orgoglio, posso affermare che accompagniamo, grazie all’opera delle Suore, i bambini filippini fino all’età adulta e, tra loro, ci sono molti che si sono laureti, diplomati, che sono oggi madri di famiglia o alcune che sono diventate Suore.
Aspettiamo che crescano i più piccoli, per poterne ospitare altri, così come le onde del mare che vanno e vengono”.
Come aiutare la AGCOnlus
Infinitamente grazie per la sua testimonianza, dottor Filiberto, e per averci dimostrato che fare del bene richiede semplicemente la volontà di mettere a disposizione il proprio tempo, affidandosi a Dio, alla sua Provvidenza.
Nel salutarla e nell’assicurarle le nostre preghiere, vorrei che ricordasse ai nostri lettori come raggiungerla.
“Troveranno tutte le info necessarie sul sito https://www.agc-onlus.net o possono contattarci, telefonando al 3336000132.
Un modo semplice ed efficace per aiutarci potrebbe essere la donazione del 5 per mille: CF 91079910724”.
Antonella Sanicanti
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