Un Miracolo che ridona speranza, che appare come un arcobaleno in una giornata uggiosa con il cielo completamente coperto. Ancora abbiamo negli occhi le orribili immagini della strage del Bataclan lo scorso 13 novembre, che aveva visto come protagonisti i sanguinari combattenti del califfato Islamico perpetrare una delle stragi più sanguinose della storia moderna, dove sono state massacrate 130 persone, che hanno perso la vita e molte altre rimaste gravemente ferite. Laura Croix, musicista di 31 anni, è rimasta ferita crivellata di colpi dai Jihadisti, infatti sono stati sei i proiettili che hanno colpito la giovane donna al petto e all’addome. Addirittura un proiettile aveva sfiorato il cuore, rendendo le sue condizione quanto mai precarie. Ricoverata subito in ospedale, da quel giorno era stata sottoposta a 10 interventi chirurgici. Poi il risveglio dal coma, durato due settimane, e le prime parole pronunciate. La sua storia è stata subito ribattezzata “il miracolo del Bataclan”.
A dare la buona notizia del risveglio dal coma , è stato il fratello in una intervista rilasciata al Sunday Times: Sembrava che anche per lei ci fosse poco da fare, il suo nome era già quasi scritto tra quelli delle 89 persone che non sono riuscite a scappare dal teatro della morte. Invece ieri è accaduto un piccolo miracolo, continua il fratello:
“Per prima cosa ha voluto sapere cosa fosse successo – ha detto al quotidiano britannico Sebastien Croix -. Fa degli incubi terribili, sa che molte persone sono rimaste uccise”. La bella notizia è stata data anche dal gruppo in cui Laura suona sul proprio profilo Facebook: “Laura è ancora in terapia intensiva, ma ha iniziato a parlare. È stanca e ha bisogno di molto riposo. Grazie per il vostro sostegno”.
La madre Danielle è molto ottimista è ha rassicurato tutti sulla salute della figlia, la cosa più difficile per me ha affermato la donna, è come purtroppo mio malgrado ho dovuto raccontare che cosa è accaduto quella sfortunata sera, e come se non bastasse ha dovuto spiegare come mai anche il padre della ragazza fosse ricoverato anche lui nello stesso ospedale a causa di un attacco di ulcera, provocato dal dolore causato dal ferimento della figlia.dopo sottolineando come abbia dovuto raccontarle seppur con molta sofferenza quello che le era successo ed anche perché il padre fosse ricoverato nello stesso ospedale. Secondo i medici perchè la 31enne ritorni ad avere una vita normale e ad uscire dall’ospedale ci vorrà almeno un altro anno.