Per decenni Alce Nero è stato ritenuto un emblema della lotta terzomondista all’invasione degli stranieri cristiani, oggi si scopre che in realtà era stato convertito dai gesuiti.
Per tutti gli appassionati di storia, in particolar modo quelli intrigati dal periodo colonialista americano in cui il pellerossa hanno difeso strenuamente il proprio territorio dagli invasori giunti dal vecchio continente, Alce Nero è un simbolo di libertà, di opposizione alla cultura tradizionalista che impone a tutti il proprio credo. Appartenente alla tribù dei Lakota Sioux (la stessa di Toro Seduto e Nuvola Rossa), Alce Nero è stato dipinto come un uomo di medicina, capace di mediare tra spiriti e uomini, in grado di fronteggiare la minaccia colonialista e di permettere alla sua gente di resistere alla conquista.
Tutte queste informazioni sono storicamente vere e nel mondo occidentale sono state riportate dallo scrittore John Neihardt nel suo libro ‘Alce Nero parla‘ (edito per la prima volta nel 1932). In questo il pellerossa veniva esaltato per la sua saggezza e le sue virtù, ma viene completamente omesso che nel corso della sua vita è stato convertito al cattolicesimo dai frati gesuiti e che dopo la conversione ha insegnato alla sua gente la dottrina cattolica ed aiutato i frati a convertire gran parte della sua tribù.
La petizione della famiglia di Alce Nero per chiedere la canonizzazione
Prima di morire il Sioux chiese che il libro scritto da Neihardt venisse cancellato poiché non veritiero, ma le sue preghiere non vennero ascoltate. Nel ’68, la sua figura (priva di una parte caratterizzante come la conversione) venne scelta dai rivoluzionari come simbolo della resistenza, emblema della lotta alla condotta di vita imposta dalle istituzioni governative e religiose. Solo nel 1970 Michael F. Steltenkamp (padre gesuita) pubblicò una rettifica nel suo ‘Alce Nero il missionario dei lakota’ nel quale spiegava come la conversione del pellerossa non fosse formale e come -sebbene utilizzando una religione mista tra quella dei padri e quella cattolica- abbia contribuito alla conversione di molti nativi americani. Di recente la famiglia del Sioux ha sottoscritto una petizione per chiedere la canonizzazione di Alce Nero che la Conferenza Episcopale Americana ha accettato.
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Luca Scapatello