Un Natale diverso in casa Zanardi, dopo gli ultimi sviluppi delle condizioni fisiche del grande campione, esempio di fortezza e determinazione, che si sono apprese in questi ultimi giorni.
É passato circa un anno e mezzo dal giorno in cui è avvenuto il terribile incidente in handbike. che per un poco ha fatto pensare che fosse fatale per il campione paralimpico. Che invece ha dimostrato ancora una volta di essere di tutt’altra pasta.
Un primo miracolo in mezzo a tanta sofferenza
Dopo un lungo periodo di prova e sofferenza, Alex Zanardi ritorna finalmente a casa, e da ora in poi potrà proseguire la riabilitazione avvolto dal calore della sua famiglia.La notizia che ha riempito di felicità il cuore di tutti i suoi fan e tifosi è stata pronunciata direttamente dalla moglie Daniela sul sito di Bmw Italia, brand di cui Zanardi è testimonial. “Alex ha potuto lasciare l’ospedale qualche settimana fa e ora è tornato a casa con noi“, ha detto Daniela. “Abbiamo aspettato a lungo che ciò accadesse e siamo molto felici che sia stato possibile ora, anche se in futuro ci saranno ancora dei soggiorni temporanei in cliniche speciali per effettuare misure di riabilitazione specifiche sul posto”.
Tutto il mondo dello sport ha accolto il fatto con grande entusiasmo. Come il presidente del Coni, Giovanni Malagò, che ha parlato di una “notizia meravigliosa per il nostro mondo”. O come la sottosegretaria allo sport, Valentina Vezzali, che l’ha definita “una notizia splendida in una giornata che oggi incorona gli atleti che hanno reso grande la nostra Italia”. Il numero uno del Cip, Luca Pancalli, ha confessato che si tratta del “più bel regalo di Natale che potessimo ricevere“.
Certo, sono passati ormai 18 mesi da quel tragico giorno dell’incidente, in cui Zanardi si scontrò frontalmente con un camion sul suo veicolo a mano, costringendo il campione all’ennesima prova di grande durezza. Per questo la moglie ha spiegato che il recupero sarà ancora molto lungo. Si tratta di un programma di riabilitazione condotto da medici, fisioterapisti, neuropsicologi e logopedisti, che non ha mancato di presentare incertezze e battute d’arresto.
La grinta del campione Zanardi per superare ogni difficoltà
Tuttavia, la grinta di Zanardi non è cosa nascosta, anzi. E in tutto ciò, l’amore e l’affetto della famiglia e delle tante persone che gli vogliono bene non è mai venuto a mancare, di conseguenza non è mai stato da solo a combattere questa lotta. Ma c’è al contrario un ambiente straordinario in cui, insieme alla moglie, anche il figlio Niccolò partecipa costantemente ai progressi del papà. Ed è evidente che, quando le difficoltà sono condivise, c’è molta più forte per superarle, dando così un grande esempio di coesione e di umanità a tutti coloro che seguono la vicenda da mesi con il fiato sospeso.
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“Diversi programmi che Alex ha fatto in ospedale, sono continuati a casa ora. Durante la settimana, un terapista lavora con lui e fanno esercizi fisici, neurologici e logopedici. Per quanto riguarda la sua condizione fisica, ci sono molti progressi. Alex ha sempre più forza nelle braccia, che è aumentata molto. E, a parte l’ospedale dove stava molto a letto, Alex ora passa la maggior parte della giornata sulla sedia a rotelle con noi”, è quanto spiegano i familiari.
Per questo la padronanza motoria riacquisita dal campione in queste settimane di riabilitazione fanno pensare a progressi importanti, come anche il fatto che ad esempio stia lavorando con logopedisti per il recupero della parola fa intravedere alcune luci in mezzo al buio della difficoltà. La speranza di un ritorno a una vita normale comincia cioè a farsi intravedere, e il fatto che il ritorno a casa avvenga proprio in occasione del Natale non può che essere un piccolo annuncio di speranza, un anticipo del miracolo che ogni anno siamo chiamati a vivere, la nascita del Salvatore Gesù.
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“Non si può ancora prevedere come il suo recupero si svilupperà ulteriormente. È ancora un percorso lungo e impegnativo che Alex affronta con molto spirito combattivo”, dice la moglie con realismo, ma anche con grande determinazione a perseguire nel cammino della cura e verso la vittoria, la stessa che tante volte Zanardi ha conquistato sul campo.