Sono ore difficili queste per Thomas Evans, papà di Alfie, la Corte Suprema ha infatti rigettato l’ennesimo ricorso ed anche se il bambino continua a sopravvivere, più tempo passa e meno possibilità ci sono di salvargli la vita. Eppure questo ragazzo di 20 anni (forse anche grazie alla sua giovane età) non ha intenzione di smettere di lottare, non finché Alfie resisterà alla dura condizione in cui è stato messo dagli sviluppi legali del suo caso.
La determinazione di Tom Evans ed il ringraziamento agli italiani
Intervistato da ‘Tg2000‘ Tom ha voluto ringraziare i cittadini ed il governo italiano per il loro supporto nella sua battaglia per la vita: “Volevo ringraziare tutti gli italiani che ci hanno supportato in questa nostra lotta, io e mia moglie vi amiamo e vi assicuriamo che non smetteremo di lottare. Abbiamo conosciuto persone meravigliose in questo periodo che ci hanno offerto il loro sostegno e anche grazie a loro continueremo a batterci per nostro figlio in nome di Dio”.
Con aria determinata il giovane Evans estrae dalla tasca il telefono e mostra a tutti una foto di Alfie scattata dalla moglie durante la notte, quindi dice: “Ve la volevo mostrare per farvi vedere ciò per cui stiamo, state lottando”, quindi ancora una volta porge i propri ringraziamenti a tutti gli italiani: “Non smetteremo mai di trarre forza da tutti voi italiani, dal vostro governo, dai vostri ministri che hanno preso a cuore la nostra lotta”.
L’ultimo messaggio di Tom è rivolto a Papa Francesco, incontrato settimana scorsa a Roma, a cui dice: “Santo Padre la prego venga qui, venga a vedere cosa sta succedendo, cosa stanno facendo, come hanno reso mio figlio è ostaggio di questo ospedale, è ingiusto”. Per concludere Tom esplicita il suo senso di appartenenza all’Italia: “Alfie è in parte italiano, ma anche noi ci sentiamo italiani, grazie, vi amiamo”.