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Alla scoperta della potenza del Rosario con l’aiuto dei Santi – 18 ottobre

Ottobre è dedicato al Santo Rosario che la Madonna ci raccomanda in tutte le sue apparizioni. Scopriamo l’esperienza del Beato Giacomo Alberione e del perché ha fatto propria questa preghiera.

La preghiera del Rosario ha una sua storia particolare, nella quale si dispiega tutto l’amore che da sempre ha suscitato, proprio perché così tanto ci avvicina a Dio tramite Maria.

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Inizialmente, la parola “Rosario” deriva da un’usanza medioevale di adornare statue della Madonna con delle rose, i fiori associati alla Madre di Dio.

Le rose simboleggiano le preghiere dei suoi fedeli, che vengono rappresentate con una collana di grani. Dal 1200 in poi questa preghiera prenderà quindi il nome di Rosario, che significa letteralmente “corona di rose”.

L’origine del Rosario

Siamo nei monasteri del tardo Medioevo, e prima della preghiera come la conosciamo oggi, vige l’usanza di recitare i 150 salmi di Davide. Questa pratica prende via via forme diverse, sostituita prima con la recita di altrettanti Padre nostro, poi con l’aggiunta del Saluto dell’Angelo a Maria e lo sviluppo dei misteri, per arrivare intorno al 1500 alla forma che conosciamo.

In tutto questo svolgersi nascono quindi l’Ave Maria e il Rosario, preghiera amatissima dei cristiani e potente rifugio sotto la protezione di Maria Santissima.

La sua devozione si diffonde in particolare grazie a san Domenico di Guzman il quale riceve nel 1214 un’apparizione della Madonna che gli consegna una coroncina come aiuto dei cristiani contro le eresie.

La festa della Madonna del Rosario, istituita da Papa Gregorio XIII è il 7 di ottobre perché in quel giorno, nel 1571, viene sventato un pericoloso attacco turco-ottomano. In questa importante vittoria si è vista l’intercessione della Vergine Maria, invocata con questa celeste preghiera.

LEGGI ANCHE: I grandi Santi che hanno fatto del Rosario la loro arma vincente

Il pensiero del Beato Giacomo Alberione sul Rosario

Il Beato Giacomo Alberione (1884-1971), durante un’adorazione eucaristica, ebbe la nitida visione di quella che era la sua missione: evangelizzare portando al mondo la parola di Cristo, coi i mezzi di comunicazione più veloci. Fu così che fondò la Congregazione della Pia Società di San Paolo Apostolo, da cui arriveranno Famiglia Cristiana e le Edizioni Paoline. Fu un grande estimatore del Rosario, di cui parla in questi termini:

“Il rosario è una preghiera perfetta perché: in ogni mistero c’è una verità cristiana da ricordare; in ogni mistero c’è un insegnamento morale, ascetico, da prendere; in ogni mistero c’è l’occasione di chiedere una grazia speciale corrispondente al mistero, oppure più corrispondente alle nostre necessità del momento. Preghiera perfetta, preghiera gradita alla Madonna. Se è lei che ce lo ha dato, vuol dire che le piace questa preghiera, se ce l’ha insegnato”.

“Il Rosario istruisce e vivifica la fede. Il Rosario è guida alla vita cristiana. Il Rosario ottiene grazie spirituali e materiali per l’individuo, la società e l’intera umanità”.

“Chiedere a Maria la grazia che tutti recitino i rosari. Si recitino nelle cattedrali; si recitino nelle parrocchie; si recitino nelle famiglie; si recitino, i rosari, nelle associazioni, negli Istituti, negli ospedali e in tutto quello che sono il complesso… o anche singolarmente. Il rosario per tutti”.

Imitare Maria quindi e pregare Maria. Pregarla per la difesa della Chiesa, per la difesa dell’Italia, per il mondo. (…) Usiamo di questa arma: la corona! E che sia benedetta per l’acquisto delle indulgenze: così si manderanno anche i suffragi alle anime del Purgatorio che aspettano di entrare in Cielo”.

“Oh, quando un’anima è disorientata e incerta; quando un’anima si trova in difficoltà particolari: il rosario, pensando, ciascheduno di noi, per i propri bisogni. Il rosario serve per tutto, ecco. Sempre mettere l’intercessione di Maria, intercessione presso Gesù, presso il Padre celeste. Maria ha come un certo dominio sul cuore di Gesù. Eh! Gesù è il suo figlio, e il suo potere, potere di Maria, è tanto grande lassù in cielo“.

LEGGI ANCHE: Santa Trinità: la Potente Preghiera del Beato Giacomo Alberione

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LEGGI ANCHE: Santo Rosario: i doni promessi dalla Madonna per chi lo recita

Preghiera alla Madonna del Rosario

O Vergine e Regina del Santo Rosario, tu che sei la figlia del Padre celeste, la Madre del Figlio divino, la Sposa dello Spirito Santo; tu che tutto puoi presso la Santissima Trinità, devi impetrarmi questa grazia tanto a me necessaria, purché non sia di ostacolo alla mia salvezza eterna (Si domanda la grazia che si vuole ottenere).

Te la domando per la tua Immacolata Concezione, per la tua divina maternità, per i tuoi gaudi, per i tuoi dolori, per i tuoi trionfi.

Te la domando per il cuore del tuo amoroso Gesù, per quei nove mesi che lo portasti nel seno, per gli stenti della sua vita, per l’acerba sua Passione, per la sua morte in croce, per il Nome suo santissimo, per il suo Preziosissimo Sangue.

Te la domando, infine, per il Cuore tuo dolcissimo, nel nome tuo glorioso, o Maria, che sei stella del mare, Signora potente, Mare di dolore, porta del Paradiso e Madre di ogni grazia. In te confido, da te tutto spero, tu mi devi salvare.

Salve Regina.

Amen.

Elisa Pallotta

Scritto da
Elisa Pallotta

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