L’anno della pandemia ha peggiorato, ancora di più, la vita di chi viveva già in precarie condizioni economiche.
L’aumento delle povertà fa segnare un innalzamento del numero delle persone che vivono “in povertà assoluta” nel corso del 2020. Le stime parlano di circa 2 milioni di famiglie in difficoltà, con dati peggiori rispetto al 2019.
Povertà e pandemia: l’incidenza sulle famiglie
Il Coronavirus e la pandemia non hanno fatto altro che peggiorare ulteriormente le condizioni di vita di quelle persone e di quelle famiglie che, già vivevano in precarie condizioni. La chiusura di molte attività, dovute anche al lockdown, ha fatto schizzare in alto anche il numero di persone che si sono trovate a vivere senza più nulla, in povertà assolute.
Le statistiche ci presentano numeri impressionanti: nel 2020, sono oltre 2 milioni le famiglie in povertà assoluta, per un numero complessivo di individui pari a circa 5,6 milioni. Un milione in più rispetto all’anno precedente, il 2019.
La povertà torna a crescere e raggiunge il valore più alto dal 2005. L’anno del Coronavirus ha completamente azzerato i risultati positivi degli anni precedenti e post crisi economica 2008.
L’aumento della povertà assoluta si inquadra nel contesto di un calo record della spesa per consumi delle famiglie: nel 2020, ogni singola famiglia “ha stretto la cinghia” ancora di più, tornando a spendere quanto l’anno 2000.
Le uniche spese a rimanere stabili sono quelle alimentari, mentre calano (sempre per la singola famiglia) addirittura quelle sanitarie.
La differenza fra le povertà in Italia: a Nord più che a Sud
L’incremento della povertà si fa sentire più nel Nord Italia che al Sud, dove sono oltre 218mila famiglie in più, per un totale di 720mila individui. Il Sud resta, però, l’area dove la povertà è sempre più diffusa, arrivando a toccare picchi del 9,3%. Il Centro Italia, invece, si stabilizza intorno al 5%.
“Sono dati che devono farci riflettere. La situazione è molto grave. Nonostante le famiglie siano state e continuino a essere la spina dorsale di un Paese in emergenza, questo Paese le sta mettendo ulteriormente in difficoltà.
Forum delle associazioni familiari: “La situazione è molto grave”
Ecco perchè è urgente che si approvi l’assegno unico e universale anche al Senato, con tutti i decreti attuativi, e che arrivino aiuti concreti a tutti i nuclei familiari, per contrastare un’ulteriore crescita delle famiglie in condizioni di difficoltà” – commenta il presidente del Forum delle associazioni familiari, Gianluigi De Palo.
“Sappiamo che la prima causa di povertà in Italia è la perdita del lavoro di uno dei membri della famiglia e che la seconda è la nascita di un figlio. Per questo, è importante che questo nuovo Governo intervenga rapidamente: se si compromettono le fondamenta, rischia di crollare tutto” – conclude.
Se prima a risentirne di più della grave crisi economica erano solo anziani e bambini, adesso la povertà abbraccia una fetta molto più ampia di popolazione, le famiglie, ponendoci davanti ad uno dei più grandi e gravi danni sociali mai esistiti.
LEGGI ANCHE: Coronavirus, Il lavoro è dignità: la vera paura degli italiani è la crisi economica
ROSALIA GIGLIANO