Anche il TAR laziale interviene sul caso di Trevignano in merito all’installazione dell’altare e della teca che ospita la statua della Madonna.
La diocesi nel frattempo continua a fare le sue verifiche mettendo in guardia i fedeli, invitati a non partecipare alle presunte apparizioni.
Altra tegola per Gisella Cardia – all’anagrafe Maria Giuseppa Scarpulla – la “veggente” delle presunte apparizioni di Trevignano Romano, il paese alle porte della Capitale dove da anni la Madonna apparirebbe ogni tre del mese.
Dopo la richiesta della diocesi – che ha sconsigliato la partecipazione dei fedeli a questi eventi – a seguito della sempre più accesa “mediatizzazione” del fenomeno Trevignano che in questi mesi a lungo ha tenuto banco sulle reti pubbliche e private, adesso è arrivato anche il pronunciamento del Tar del Lazio.
Ecco cosa ha deciso il Tar del Lazio
Il tribunale ha dato ragione alle autorità locali. Gisella Cardia dovrà smantellare l’altare e la teca che ospita la statuina della Madonna lacrimante, sul terreno che si affaccia sul lago di Bracciano. È qui che ogni terzo giorno del mese in centinaia di seguaci si riuniscono sulla collina di via Campo delle Rose, all’interno dell’area del Parco di Bracciano e Martignano. Lì infatti si ritrovano per assistere al presunto miracolo della lacrimazione della statua, accompagnato dall’apparizione della Madonna, e per pregare con Gisella Cardia.
Il motivo della decisione del Tar è piuttosto semplice: la struttura è abusiva. Dunque non può essere edificata su un terreno che ha altre finalità, per di più all’interno dell’ente parco. Stando alle notizie riportate dai giornali, l’Associazione Madonna di Trevignano sarebbe intenzionata a portare avanti la battaglia legale presso il Consiglio di Stato.
Intanto però il Comune potrebbe procedere allo smantellamento coatto della teca. Il mese scorso invece erano stati rimossi gazebo e tettoie mentre il marito della presunta veggente, Luigi Cardia, si era visto rinviare a giudizio per abusivismo edilizio a causa delle contestazioni dall’Ente Parco di Bracciano e Martignano.
La posizione della diocesi sulle presunte apparizioni
Nel frattempo le presunte apparizioni non si fermano: il prossimo 3 luglio alle tre di pomeriggio è prevista la prossima. La diocesi nel frattempo si muove con prudenza e circospezione, sconsigliando come detto ai fedeli di presentarsi alla cerimonia delle apparizioni. Pur senza pronunciarsi ancora sulla natura degli eventi legati a Trevignano, le autorità ecclesiastiche hanno anche vietato ai sacerdoti di distribuire la comunione in quello che ormai è chiamato il Campo dei Rosari.
Pesano indubbiamente anche le parole di Papa Francesco che, intervenendo su Raiuno durante una puntata di “A Sua Immagine”, ha messo in guardia contro una devozione mariana «incentrata troppo in sé stessa», ricordando che «ogni devozione non deve essere mai rivolta al veggente».